La pandemia si è lasciata dietro una situazione difficile per molte realtà, a cominciare da quelle aziende e da quelle realtà commerciali che devono fare i conti con una crisi che non ha eguali nella storia recente. Ma non sono le uniche, tali realtà, a dover fare i conti con gli effetti del covid-19. Ci sono anche le associazioni, rimaste chiuse per molto tempo. Associazioni di volontariato che vivono anche grazie ad un circuito commerciale, purtroppo in crisi. Per tale ragione, il Cassero di Bologna ha lanciato una campagna per la raccolta di fondi (qui il sito per aderire alla campagna).
La campagna “Dona un futuro al Cassero”
Dona un futuro al Cassero: questo il titolo della campagna. «Dal 1982 lottiamo per i diritti delle persone LGBTI+ realizzando progetti contro le discriminazioni: nelle scuole, negli spazi culturali, nei luoghi di lavoro e di intrattenimento» leggiamo. «Molti di voi ci conoscono come una discoteca: forse siete tra le migliaia di persone che ogni anno partecipano alle nostre serate e ai nostri eventi. Qui da noi vi siete divertite, avete conosciuto persone speciali e vissuto momenti indimenticabili».
I servizi offerti dal Cassero
Il Cassero, ovviamente, non è (solo) una discoteca. È un’importante associazione che ha inciso profondamente nel tessuto sociale bolognese e nazionale. E ha offerto e continua a farlo, pur tra molte difficoltà, servizi quali «lo sportello Giuridico, il Telefono Amico, il Centro di Documentazione, Cassero Scuola e Cassero Salute». È un luogo in cui si socializza, «grazie ai […] gruppi d’incontro come la Gilda, Cassero Giovani, Senior e Liberamente». Un posto in cui si fa attivismo e si prova a rendere migliore la vita delle persone. «Insieme abbiamo costruito in quasi 40 anni un laboratorio politico unico in Italia, un centro di produzione culturale e una comunità accogliente».
Come verranno spesi i fondi raccolti
Tutto questo rischia di sparire, purtroppo, a causa della pandemia. «L’emergenza COVID-19 ci ha colpite duramente: da febbraio la musica ha smesso di suonare, le luci colorate si sono spente e le porte della discoteca sono rimaste chiuse, fermando il motore economico che permette al nostro circolo di finanziare i suoi progetti». Da qui la necessità di avviare la campagna per una raccolta fondi: «Per coprire i costi delle nostre attività e gli stipendi del personale fino alla riapertura della nostra discoteca». Con 10.000 euro, infatti, sarà possibile «coprire i costi del primo mese» e «raccogliendo di più potremmo garantire l’apertura fino a fine anno».
“Oggi sei tu a scegliere se far continuare questa storia”
È un momento storico, quello che viviamo, in cui la solidarietà è qualcosa di più di una dichiarazione di intenti: deve essere un atto concreto. «Pensate alle notti passate insieme ballando, ai Pride sotto il sole e a quelli sotto la grandine, ai film e agli spettacoli visti a Gender Bender Festival, ai poster della Falla appesi alle pareti» ci ricordano ancora le volontarie e i volontari del Cassero, «oggi sei tu a scegliere se far continuare questa storia».