Il caldo ci sfianca e per bagnarci un po’ e rinfrescarci abbiamo deciso di intervistare un bel giovane e talentuoso cantautore di cui siamo sicure sentiremo parlare molto nei prossimi mesi e anni.
Il suo nome è Francesco Fraioli, in arte Effe, classe 1994 e la classica faccia da bravo ragazzo che se fosse nato 15 anni prima gli avrebbe certamente fruttato un posto fisso nella serie Dawson’s Creek!
Ecco a voi la succosa intervista che noi “zie” Beagles gli abbiamo fatto per voi!
Effe, come e quando è arrivata la tua passione per la musica, e come nasce il tuo nome d’arte?
La musica ha sempre fatto parte di me e in casa mia, fin da quando ero piccolo se n’è sempre ascoltata tanta.
Mio padre è un musicista e fin da bambino cantavamo e suonavamo insieme.
A sei anni ho capito che questa sarebbe stata in un modo o in un altro la mia strada e da lì non mi sono più fermato.
Effe nasce con l’idea di dare un nome alla parte più forte di me.
E’ la mia voce, ma anche la mia corazza.
E’ il mio alter ego, più coraggioso e sicuro.
A tre anni dal tuo primo singolo, “Limite”, torni con un nuovo pezzo in inglese, “Someday”, in rotazione in radio e disponibile su iTunes e Spotify. Di cosa parla il nuovo lavoro? E come mai questo lungo periodo di pausa?
“Someday” è un po’ come la mia rinascita. A livello artistico ma soprattutto a livello personale. Dopo l’uscita di “Limite” avevo perso un po’ la “retta via”. Ho fatto tante cose.
Ho viaggiato tanto, ho cambiato città, mi sono buttato in mille progetti lasciando la mia musica chiusa nel cassetto.
Ho continuato a scrivere tanto in questi anni, ma ho sempre tenuto tutto per me.
E poi cos’è successo?
Qualche mese fa, sono tornato in studio e ho buttato fuori tutto quello che stavo tenendo dentro, ed è stata una liberazione enorme. Sono molto legato a questo pezzo, proprio per questo motivo: l’ho scelto come “apripista”.
E’ sicuramente autobiografico, ma può descrivere una fase che tutti prima o poi incontriamo nella nostra vita.
Rappresenta quello che sono ora.
Quale fase?
“Someday” parla di speranza e di rinascita. Di quando tocchi il fondo e devi trovare in te stesso la forza per rialzarti e camminare. Parla delle mattine in cui ti guardi allo specchio e non ti riconosci, del sentirsi soli anche in mezzo ad un sacco di gente. Non è una canzone d’amore, ma parla anche d’amore. E’ un invito a prendere in mano la propria vita e uscire dal limbo.
In questi 3 anni comunque sei stato sempre attivo con il tuo vlog su YouTube, dove hai alternato video impegnati (anche su temi lgbt) a video divertenti: quanto è difficile per un giovane cantautore farsi conoscere se non passa dai talent in tv?
Ho aperto il mio canale YouTube due anni fa, con la voglia e la speranza di farmi conoscere e di condividere la mia musica con il resto del mondo. Ho cominciato pubblicando qualche cover e con il tempo è diventato una sorta di diario online che mi ha permesso di creare una vera e propria community di persone.
Una piccola famiglia del web, dove si parla e ci si confronta su tematiche di diverso genere dalla musica al mondo LGBT. YouTube mi ha sicuramente dato tanto.
Ad esempio?
Mi ha fatto conoscere persone splendide, tante delle quali sono al mio fianco anche nella vita “vera”… e allo stesso tempo mi ha permesso di raggiungere tanti piccoli traguardi che non mi sarei mai aspettato. Come vedere il mio ep in classifica su iTunes, sentire la mia canzone per radio o portare la mia musica in giro per l’Italia.
Penso che se una persona ci crede davvero…per farsi conoscere un modo lo trova.
Sicuramente partire dal web non è semplice. Ma d’altra parte cosa lo è?
Quali sono le difficoltà maggiori?
La strada è sicuramente in salita, soprattutto all’inizio e devi scontrarti con tanti pregiudizi legati al mondo del “social”, anche se questo credo che capiti un po’ ovunque.
Per quanto riguarda il discorso “talent”, lo vedo come un mondo molto distante dal mio.
Mi piacciono, e mi diverto a guardarli a volte, e credo che affrontati in un certo modo possano essere un’ottima vetrina. Ma non so quanto io potrei trovarmi bene in un contesto del genere.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Da Settembre continuerò la promozione di “Someday” , tornerò operativo con tanti progetti legati al mio canale e mi dedicherò soprattutto alla musica dal vivo che mi piacerebbe portare in giro sempre di più.
In più sto lavorando finalmente al mio primo disco, ma per questo c’è ancora tempo.
E’ appena trascorsa la stagione dei Pride del 2017 in Italia: quale è il tuo rapporto con la visibilità e l’orgoglio?
Sono molto legato al Pride, perché ci sono dentro alcuni tra i miei ricordi più belli e penso che sia il momento più importante dell’anno per la comunità LGBT. Farsi sentire è importante tanto quanto lo è essere orgogliosi di ciò che si è. L’orgoglio è un punto fondamentale, ma bisogna lavorarci e arrivarci con il tempo. Io per esempio, mi sento cresciuto tanto.
A sedici anni non vedevo in una parata o in una bandiera l’importanza che magari ci posso vedere ora, ma credo che sia normale.
Cosa ne pensi delle polemiche che tutti gli anni circondano questa importante manifestazione?
Bisogna ricordarsi sempre quali sono le nostre “battaglie” e portarle avanti come meglio si crede anche se personalmente credo sia giusto metterci la faccia.
Non ho mai capito chi ogni volta crea polemiche sterili e inutili riguardo ad abbigliamenti giusti o sbagliati, norme comportamentali o altro. Soprattutto da persone all’interno della comunità: è un po’ un controsenso, come i “discreti” o gli “m x m”.
Parliamo un po’ di te: sappiamo che al momento sei single e, visto che sei un bel ragazzo e un artista ci sarà di sicuro la fila. Che doti nascoste (non iniziate a pensare male!!!) deve avere una persona per farti battere il cuore?
Io sono un gran casino. Sono disordinato, lunatico e con un carattere abbastanza difficile. Quello che so, è che deve essere qualcuno che riesce a starmi dietro. Che mi “sopporti” e mi supporti. Qualcuno con le spalle forti insomma… e con tanta pazienza. Oltre a questo, sono un instancabile romantico. Credo nell’amore, soprattutto a prima vista.
Non sono il “tipo” da cena a lume di candela o da regali all’anniversario, ma amo chi riesce a stupirmi, con la sorpresa giusta al momento giusto.
Infine sappiamo che conosci la rapper Mc Nill: a quando un duetto insieme? Avete già ovviamente pensato a noi Beagles come protagoniste indiscusse del videoclip?
Assolutamente si!! Adoro Nill e adoro voi. Quindi bisogna assolutamente organizzarsi. Ci conto!
Bene, anche stavolta siamo riuscite a ottenere un ingaggio, e mentre noi andiamo a tuffarci nelle acque di una località misteriosa in cui ci siamo nascoste per sfuggire ai paparazzi, voi godetevi il rinfrescante video ufficiale di Someday!
Buona estate dalle vostre milfone preferite!