Due delle persone arrestate lo scorso ottobre in Egitto per avere sventolato una bandiera arcobaleno durante un concerto, sono state liberate. Lo riporta l’agenzia di stampa internazionale Reuters secondo cui a dare la notizia è stato l’avvocato che li rappresenta e che è anche il legale di una ONG che si occupa di diritti umani.
Si tratta di Sarah Hegazy di 28 anni e di Ahmed Alla di 21, rilasciati dopo aver pagato 2000 sterline egiziane (circa 93 euro) a testa.
I due erano stati arrestati durante una retata insieme ad altre decine di persone e detenute con l’accusa di “promuovere la devianza sessuale”. Una risposta delle autorità egiziane ad un raro caso di sostegno pubblico ai diritti delle persone lgbt.
I fatti erano accaduti durante il concerto dei Mashrou’ Leila, una band libanese il cui cantante è dichiaratamente gay. Durante la performance, il 22 settembre, in mezzo a 30 mila persone, un gruppo di spettatori aveva sventolato la bandiera arcobaleno, simbolo mondiale del movimento lgbt.
La notizia fece il giro dei media egiziani alcuni dei quali ospitarono commenti di opinionisti che paragonavano gli attivisti lgbt all’Isis e che sostenevano che ricevessero fondi dall’estero. Restano ancora in prigione le altre 5 persone arrestate dopo il concerto.
Da molto tempo l’Egitto è al centro delle cronache per questioni che riguardano e violazioni dei diritti umani nel paese. Lo scorso 18 ottobre due presidii, uno a Roma e uno a Milano, hanno chiesto la fine delle persecuzioni delle persone lgbt nel paese.
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