Hanno organizzato un vero e proprio “etero pride”, in California a Modesto. Come riporta il sito PinkNews, un gruppo di suprematisti bianchi ha organizzato per la terza volta lo Stanislaus County Straight Pride lo scorso 28 agosto. Tuttavia, la comunità Lgbt+ locale non era disposta a far passare la cosa senza che ci fosse una protesta formale. E così si è organizzata per una contromanifestazione.
La protesta delle realtà Lgbt+
L’evento è stato lanciato sulla pagina Facebook del Central California LGBTQ Collaborative, una realtà arcobaleno della California, con l’invito a unirsi alla manifestazione, insieme a militanti antifascisti per combattere l’ignoranza con amore e nel nome della diversità. Quindi, i/le manifestanti arcobaleno si sono riuniti qualche ora prima dell’etero pride, organizzando un evento intitolato “no hate in the valley”, durante il quale hanno distribuito bandiere, spille, borse e distintivi del Pride (quello vero) insieme ad altre informazioni utili alla comunità locale prima dell’arrivo dei Proud Boys.
I tafferugli con l'”etero pride”
Quindi, in un secondo momento, alcune delle persone presenti alla manifestazione contro l’odio si sono dirette in direzione dello Stanislaus County Straight Pride. I due gruppi prima sono rimasti lontani l’uno dall’altro, ma dopo un’ora è esplosa la violenza, intorno alle 13:00, determinando l’intervento della polizia locale. Diversi testimoni hanno affermato che la violenza è scoppiata dopo che alcuni membri dei proud boys hanno attaccato in modo aggressivo i contro-manifestanti.
Chi sono i proud boys
I proud boys – come abbiamo ricordato mesi fa – sono un gruppo di estrema destra americano. Come ha già scritto Il Post, «è uno dei movimenti più attivi dell’alt right, la nuova estrema destra americana». Un movimento razzista, misogino e armato che sostiene «la superiorità della civiltà occidentale» ed è animato da forti sentimenti islamofobi. Tempo fa questo gruppo finì al centro del dibattito, negli USA, durante la campagna elettorale per le presidenziali per alcune dichiarazioni fatte dall’ex presidente Trump , interpretate come a sostegno dei proud boys.