Oltre 170 delegati da tutta Europa e la scelta di Lisbona come sede dell’Europride del 2025. Questo, e molto altro, è stato il meeting di EPOA, l’organizzazione che racchiude tutti i pride europei, che si è chiuso oggi a Torino. Si è trattato del meeting più partecipato di sempre.
Ed è a margine dell’evento che il Coordinamento Torino Pride ha annunciato la candidatura del capoluogo piemontese per l’Europride del 2026 o del 2027.
“I partecipanti, entusiasti dell’accoglienza, hanno potuto vedere quanto la nostra città può offrire e garantire – è il commento di Alessandro Battaglia, che ha voluto e organizzato il meeting torinese -. Il sindaco di Torino ha infatti detto loro che sosterrà in modo convinto la candidatura”.
Giusta: “Torino all’altezza dell’Europride”
“In occasione dell’Assemblea di Interpride (la realtà che organizza il pride mondiale) di fine mese a Guadalajara, sapremo se il world pride del 2026 si svolgerà in Europa oppure no e, quindi, se la prima candidatura possibile per ospitare il pride europeo sarà nel 2026 o nel 2027 – spiega Marco Giusta, coordinatore del Torino Pride -. Confidiamo che questo auspicio si possa realizzare, perché siamo convintə non solo di essere all’altezza della sfida, ma che sapremo interpretare l’eccezionale occasione”.
La strada giusta
“I pride sono un esercizio collettivo – sottolinea Giusta -. L’Europride non potrà che coinvolgere tutta la cittadinanza attraverso un percorso ampio, aperto alle associazioni, sindacati, reti, movimenti e soggetti collettivi locali e nazionali, che ci porterà a definire metodi e contenuti in un grande percorso di avvicinamento dei prossimi anni”.
“I recenti accadimenti all’Università di Torino, per rimanere nel locale, o il presidente turco Erdogan che ha definito i diritti Lgbt “degenerazione” – conclude Battaglia – ci indicano chiaramente che quella che stiamo percorrendo è la strada giusta. Saremo a Cardiff alla prossima assemblea di EPOA per capire se Torino potrà ospitare l’Europride e quando”.