Il profilo personale Facebook del sindaco di Rovigo Massimo Bergamin, è stato chiuso dopo tutte le segnalazioni giunte al social network a seguito delle dichiarazioni omofobe del primo cittadino. Annunciando la sua intenzione di non celebrare le unioni civili, Bergamin aveva scritto: “E se qualcuno viene qua con un cavallo e vuole sposare quello? Mai e poi mai con la fascia da sindaco celebrerò un matrimonio tra persone dello stesso sesso”. La frase aveva scatenato non poche reazioni indignate, sul web, non solo perché il sindaco, in quanto pubblico ufficiale, è tenuto a rispettare le leggi dello Stato, ma anche per quell’accostamento delle unioni civili all’improbabile unione tra un uomo e un cavallo.
Le segnalazioni sul suo profilo, dunque, sono state moltissime fino a portare Facebook alla sospensione. Mentre scriviamo (sono le 12.25 del 12 luglio) il profilo personale di Bergamin non risulta raggiungibile, diversamente dalla sua pagina pubblica che è perfettamente visibile.
Sulla possibilità per i sindaci di appellarsi all’obiezione di coscienza, abbiamo più volte scritto chiarendo, anche dopo l’uscita dell’attesissimo decreto ponte, che non è un’opzione prevista dalla legge. Qui tutte le informazioni su come unirsi civilmente e qui l’analisi sull’obiezione di coscienza.