“Non ho dubbi che il dirigente, i funzionari e gli impiegati degli uffici del Comune procederebbero in questo senso. Ma nel caso in cui dovessero esserci problemi, dato che l’ufficiale di stato civile sono io, interverrei personalmente”. Così il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, in corsa per il secondo mandato, ha assicurato che trascriverà gli atti di nascita dei figli delle coppie omosessuali nati all’estero e iscriverà all’anagrafe i bambini nati in Italia riconoscendo entrambi i genitori.
Fiumicino si aggiunge così all’elenco dei comuni che riconoscono le famiglie arcobaleno iscrivendo all’anagrafe non solo il genitore biologico, ma anche quello sociale.
L’annuncio è arrivato ieri sera durante il dibattito “Fiumicino non discrimina” che ha preceduto di un giorno la celebrazione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia e la Transfobia, organizzato dal comitato elettorale dello stesso sindaco. Durante l’incontro Angelo Schillaci, del team legale di Famiglie Arcobaleno e coordinatore di Dems Arcobaleno, ha consegnato a Montino il Vademecum redatto dalle associazioni Famiglie Arcobaleno e Avvocatura per i diritti LGBT – Rete Lenford. Il documento fornisce ai sindaci gli strumenti legali per riconoscere le famiglie formate da coppie dello stesso sesso con figli iscrivendo all’anagrafe entrambi i genitori.
Montino ha accolto volentieri la guida ed ha ribadendo la sua posizione sui diritti civili. “Siamo stati tra i comuni che hanno trascritto i matrimoni egualitari contratti all’estero, prima della legge sulle unioni civili – ha ricordato – rifiutandoci di cancellare le trascrizioni quando il ministro Alfano mandò la circolare. All’indomani dell’approvazione della legge, ho subito fatto cambiare la targa dell’ufficio matrimoni in “ufficio matrimoni e unioni civili” per chiarire che a Fiumicino non ci sarebbero state differenze di trattamento tra coppie gay e etero”.
“Felici che sempre più sindaci scelgano di percorrere la strada dei diritti a fianco delle nostre famiglie – ha commentato a Gaypost.it Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno -. Significativo che la decisione venga da Esterino Montino, oggi sindaco di Fiumicino, politico di spessore e amministratore di lunga esperienza sia nella città di Roma che nella Regione Lazio”. “Come Famiglie Arcobaleno – ha concluso Grassadonia – andiamo avanti nella nostra azione di supporto a tutti quei sindaci che stanno dalla parte giusta, quella dei diritti e della civiltà”.
Il sindaco ha inoltre accolto favorevolmente le richieste degli altri presenti. Cecilia D’Avos di Rete Genitori Rainbow, Sebastiano Secci, presidente del Mario Mieli di Roma e Davide Farruggio, candidato al consiglio comunale di Fiumicino, hanno ribadito l’importanza di interventi sul piano culturale e formativo per contrastare la cultura dell’odio e delle discriminazioni. Montino ha infine annunciato di avere concesso il patrocinio al Lazio Pride e che parteciperà, come lo scorso anno, al Roma Pride del 9 giugno prossimo. “Saremo anche al Pompei Pride – ha aggiunto Monica Cirinnà, presente al dibattito -. E’ giusto esserci dopo tutti gli attacchi che sta subendo da parte delle destre”.
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