“Oggi la Camera dei deputati ha scritto un’altra pagina nera nella storia della nostra democrazia”. Così l’associazione Famiglie Arcobaleno commenta l’approvazione del ddl Varchi che trasforma la gestazione per altri in reato universale. “Mentre per anni abbiamo assistito al completo disinteresse della politica nei confronti dei diritti delle persone LGBTQIA+ – prosegue la nota -, e delle famiglie arcobaleno in particolare, questo governo si sta occupando con precisione chirurgica dello smantellamento di quelle poche tutele che eravamo riusciti a garantirci”.
Per l’associazione, la legge apporvata oggi “dimostra solo una furia ideologica che sa di propaganda omofoba”.
Crocini (Famiglie Arcobaleno): “Legge liberticida e insensata”
“Siamo amareggiati e sconvolti dal voto di questa legge liberticida e insensata – aggiunge la Presidente Alessia Crocini -. La donna, madre, italiana, cristiana Giorgia Meloni ha deciso di attaccare la serenità di tante famiglie. E sottovaluta le conseguenze gravissime che una legge del genere avrà sui figli e le figlie, le bambine e i ragazzi in carne ed ossa nati da percorsi di GPA in coppie etero e omosessuali. Su di loro peserà un vero stigma e una colpevolizzazione che riporterà l’Italia indietro di 50 anni. Sulle loro esistenze un vero e proprio marchio di infamia”.
“Persecuzione di Stato” contro le famiglie arcobaleno
“Una vera assurdità. La comunità scientifica internazionale riconosce la GPA etica come una forma di procreazione medicalmente assistita, addirittura rimborsata da alcuni sistemi sanitari nazionali – sottolinea Crocini -. Ci sarebbe piaciuto parlarne, invece lo spazio del dibattito pubblico è stato avvelenato da una costante disinformazione”.
“Questa legge unita alle impugnazioni dei certificati di nascita dei figli e delle figlie delle famiglie arcobaleno – prosegue – ha tutti i contorni di una vera e propria persecuzione di Stato nei confronti dei suoi stessi cittadini. Il governo abbia almeno l’onestà di ammettere che l’interesse dei bambini e delle donne è solo un argomento di bandiera per colpire le famiglie omogenitoriali. Lo dimostrano i fatti, come la totale disapplicazione delle direttive della Corte Costituzionale”. Il riferimento è alla sentenza 33 del 2021 in cui la Corte invita il Parlamento a salvaguardare l’interesse superiore del minore e cioè di riconoscere la sua realtà e identità familiare.
“Non ci fermeremo”
“Noi non ci fermeremo mai finché l’Italia non tutelerà tutti i minori a prescindere da come è formata la loro famiglia – conclude Crocini -. I nostri figli e figlie sono cittadini come tutti gli altri ma continuano ad avere meno diritti degli altri”.
Colamarino (Circolo Mieli): “Violenza giuridica”
“Chiediamo che la società civile e soprattutto i sindaci e le sindache che hanno sostenuto la registrazione dei bambini delle famiglie arcobaleno si oppongano e prendano posizione su questa che è una vera e propria violenza giuridica – commenta il presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Mario Colamarino -. Dobbiamo restare uniti contro la marea nera che sta sommergendo il nostro Paese e che sta portando un po’ alla volta all’erosione dei nostri diritti e al blocco di qualsiasi progresso della nostra società. Stiamo correndo il rischio di sprofondare nello stesso Medioevo della democrazia in cui sono piombati stati come Ungheria e Russia”. La discesa è solo più lenta – conclude -, ma se non sapremo coordinarci e opporci sarà inesorabile. Una volta perso il diritto alla genitorialità quali altri diritti verranno tolti arbitrariamente ai cittadini italiani?”.
Piazzoni (Arcigay): “Una legge con la bava alla bocca”
“Ci sono due ragioni fondamentali per le quali consideriamo il voto alla Camera sul ddl Varchi come un atto di violenza istituzionale – lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay-. La prima è che parliamo di un testo assurdo, che va in contraddizione con alcuni principi fondamentali della giurisprudenza e che impegnerà famiglie e tribunali in calvari infiniti e insensati”. “La seconda è che quei calvari saranno la via per scongiurare minacce assurde come il carcere, che la maggioranza di governo mette in campo trattando genitori, omo ed eterosessuali, come spietati criminali, solo per aver progettato assieme l’idea di avere un figlio – conclude Piazzono -. È una vicenda incredibile, una legge con la bava alla bocca, va assolutamente fermata”.