Ieri ha tenuto banco per tutto il giorno la polemica sulla campagna del ministero della Salute (e trapelata non si sa bene come prima del 22 settembre, giorno designato per la celebrazione) sul Fertility Day. Contro immagini e slogan scelti per conto della ministra Lorenzin, si sono scagliati non solo le opposizioni e personaggi pubblici molto seguiti, ma anche migliaia di utenti: un raro caso in cui quasi tutti sono d’accordo su qualcosa.
L’indignazione, che ha visto nei social network il principale strumento di diffusione, ha assunto proporzioni tali da indurre il ministero a fare sparire dal sito ufficiale qualsiasi immagine e slogan. Nel silenzio quasi totale della TV: l’unico TG ad avere affrontato la questione è stato il TG La7 delle 20. Rimangono i testi, il piano nazionale e il calendario degli eventi previsti (compresi i “Fertility Village”). Non che la questione sia chiusa, perché a leggere quei testi appare chiaro come possano essere state prodotte le contestate immagini e le obiezioni sollevate ieri rimangono intatte. Ma la sparizione della campagna è già un successo. Dal Ministero, intanto, hanno cercato maldestramente di difendere l’iniziativa parlando di “informazione” e di “tabù della fertilità”. Ma come abbiamo già detto ieri, invece di porsi il problema dell’informazione dei cittadini e delle cittadine adulte, non sarebbe più sano preoccuparsi di una corretta educazione sessuale nelle scuole? Ma tant’è.
Al di là delle molte argomentazioni proposte contro la campagna del Fertility Day, ad avere un ruolo determinante, come spesso accade, è stata l’ironia. Centinaia di meme prodotti sulla scia delle immagini ufficiali o creati da zero hanno invaso Facebook e Twitter. Ve ne proponiamo alcuni che, a nostro avviso, vale la pena di rivedere, nel caso ve li foste persi. Buona visione.