È notizia di qualche giorno fa che il Comune di Firenze non concederà il patrocinio al Toscana Pride che si terrà proprio nel capoluogo il prossimo 18 giugno. Confermata dal sindaco Nardella perché per tradizione, dice, Palazzo Vecchio non patrocina iniziative “politiche” o “di parte”, la notizia ha destato non poco scalpore perché parliamo di Firenze, di un’amministrazione di centro sinistra, della città amministrata dall’attuale premier e, non ultimo, per le motivazioni. Per queste ragioni, da Roma è partita un’iniziativa in solidarietà al Tosacna Pride: dei pullman partiranno dalla Capitale per unirsi al corteo fiorentino.
L’idea è dell’associazione di Gaynet che fa sapere di aver deciso “di essere presente a Firenze il 18 giugno, per lanciare un messaggio di unità che si opponga all’immagine di divisione evocata dal sindaco che non conosce il significato e la natura del Pride; quella libertà che anche Firenze ha insegnato al mondo non deve essere vilipesa perché “chi vuol esser lieto, sia”!”. All’iniziativa ha già aderito il circolo Anddos-Gaynet di Roma. “Anche noi saliremo sui pullman che si stanno organizzando per testimoniare il nostro dissenso contro chi, come Nardella, afferma che il Pride è un tema che divide – si legge in una nota dell’associazione -. In una città che ha sempre sostenuto con il gonfalone anche le celebrazioni pasquali questa ci sembra una motivazione alquanto pretestuosa: i diritti e la libertà delle persone LGBTI sono un tema che divide? La decisione di Nardella è in controtendenza rispetto alla maggior parte delle grandi città italiane come Roma, Palermo, Milano, Napoli, oltre che con la totalità delle grandi capitali europee”.
“Ci troviamo di fronte a chi fa strumentalmente finta di non capire – continua la nota -, collocando i valori del Pride come una rivendicazione che appartiene ad una parte contro un’altra. Secondo noi l’uguaglianza tra le persone, la sessualità libera e consapevole, la bellezza delle differenze e delle identità, sono valori che appartengono a tutta la cittadinanza, come testimonia ormai da anni la grande partecipazione di persone eterosessuali ai Pride italiani” Secondo l’associazione, la decisione di Nardella “sembra una chiara presa di posizione a favore di coloro che all’interno della maggioranza ritengono questo provvedimento un punto di arrivo e non di partenza”. “È per questo che, dopo la grande parata del Roma Pride del prossimo 11 giugno – concludono gli attivisti -, parteciperemo anche al Pride fiorentino la settimana successiva, per testimoniare concretamente che il Pride unisce, non divide e, soprattutto, avrà sempre un valore universale”.