Chi sono i g0y, i gay senza la “a” che rifiutano il sesso anale

Si definiscono G0y, ovvero gay senza la “a”. Perché? Perché la “a” è anche la prima lettera di “anale” e loro il sesso anale lo rifiutano categoricamente. A raccontare chi sono i g0y c’è un sito, g0ys.org. I g0ys rifiutano il sesso anale – si legge sul sito -! È sporco, pericoloso e dannato: irrispettoso della mascolinità”. E perché lo zero e non qualsiasi altra lettera? Perché loro dicono “no” a tutto ciò che nell’immaginario collettivo è riconducibile ai gay.

coppia_uominiNiente che sia “femminile”

Non è solo una questione di sesso, infatti, anche se questo aspetto gioca un ruolo fondamentale nella loro definizione di sé. I g0y rifiutano tutto ciò che ha a che fare con un certo immaginario gay, sebbene riduttivo. Ad esempio, evitano atteggiamenti e comportamenti giudicati effeminati perché ritengono che siano “vigliacchi”. Inoltre evitano accuratamente tutti quegli epiteti che scherzosamente, ironicamente o anche in senso rivendicativo molti gay usano tra loro: queen, girl, bitch. Per dirla all’italiana, niente “favolosa”, per fare un esempio. Non c’è spazio per il crossdressing e per l’interpretazione di ruoli femminili (quindi neanche le drag queen sono ammesse). E neanche per le persone trans.

Mascolinità prima di tutto

La parola chiave è “mascolinità”, intesa in un modo molto simile a quella tradizionalmente eterosessuale. Il punto è che sono comunque uomini che si innamorano di altri uomini. Nella testata del sito si legge: “N0 tops, N0 bottoms, N0 anal, N0 bitches, N0 trannys, N0 manginas, N0 genderfukk, N0 disrespect: just men who happens to love other men – as men. We are the g0ys!”. Più chiaro di così…

Il sesso anale mai, in nessun caso

Ma è il sesso anale il vero nemico di g0y. Anche, sempre stando al sito, per questioni di salute.
“La nostra ben ragionata posizione riguarda la sessualità di base maschile che deve avere a che fare con due cose: i “fondamentalisti” religiosi” e “i gay liberali sinistrorsi”. I g0y sono tra gli uomini più sani sul pianeta e le le malattia sessualmente trasmissibili sono sostanzialmente un non-problema. Come? I g0y, per nostra natura, rigettano TUTTI gli atti che abbiano a che fare col feticismo anale! E scoraggiamo fortemente l’intimità fisica con chi rifiuta la nostra mentalità.

Il logo visibile sul sito

Il logo visibile sul sito

Questo abbassa il rischio di pericolose malattie sessualmente trasmissibili di 1.250.000 per cento (al contrario degli uomini che si definiscono “gay”)”.
Non è chiaro come si manifesti la sessualità dei g0y.
A supporto della loro teoria, sul sito sono pubblicate alcune cifre che smentirebbero l’efficacia del preservativo nella protezione dalle MTS.

Le ragioni salutistiche contro il preservativo

“Secondo la CDC, i preservativi falliscono il 2 per cento delle volte durante il sesso anale – si legge -. Su 360 giorni all’anno, considerando una sola penetrazione al giorno, si arriva a 720 penetrazioni (360×2 partner). 720×2%=14 preservativi rotti. Dato che basta una rottura per diffondere una MTS mortale, è il 1300 per cento di rischio. L’ultima volta che abbiamo visto un fattore di rischio simile era legato al programma di armi nucleari. Con 1/14 di una guerra nucleare e tutti siamo morti. Ironicamente, il pene assomiglia ad un missile…”. Insomma il sesso anale sarebbe una specie di arma di distruzione di massa. Eppure, in secoli e secoli di pratica, l’umanità non sembra ancora essersi estinta. Curioso.

La mappa pubblicata sul sito

La mappa pubblicata sul sito

Un atto violento

Scrivono i g0y che “il sesso anale è SEMPRE un ATTO VIOLENTO. SEMPRE. Ho già detto che è violento il 100 per cento delle volte?”. E ancora: “Il FATTO (e dico FATTO) è che il retto umano (che sia maschile o femminile) NON è fatto per essere usato come porta-pene. Ogni singola manifestazione di questo atto danneggia il ricevente in qualche modo e crea un canale per le malattie che sono qualcosa come il 5000 per cento più contagiose che con il sesso orale (lo dicono il CDC e l’OMS)”. (Ok, se state pensando ai discorsi di una certa dottoressa con una palese fissazione per l’ano maschile, non siete i soli). Quanto è diffuso il fenomeno? Difficile dirlo. I gestori del sito hanno pubblicato la mappa degli accessi al sito per dimostrare che sono tanti in tutto il mondo. Tuttavia, l’equazione per cui chi visita il loro sito di identifica nelle loro teorie appare alquanto azzardata.

Showing 4 comments
  • mrdadinski
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    “ma almeno ingoy?”

  • Marco Lodde
    Rispondi

    Sono persone irrisolte e non in pace con se stesse. Cercano di omologarsi alla comunità mondiale, senza rendersi conto che siamo tutti diversi e che non esiste una vera società omologata (se non nelle dittature).

    È un movimento identico, ma più strutturato, a quello che inneggiava: “Io non sono gay, ma sono omosessuale”.

    Allontanano qualunque cosa possa identificarli come omosessuali, anche fra loro vogliono allontanare il sospetto, ma sopratutto da loro stessi. Ciascuno di loro ha paura di quello che è e di come gli altri possono vederlo. Spesso però agli altri non importa nulla di come sono.

    Il sesso anale è un pretesto,non c’è bisogno di inventare parole nuove tipo GOY per dire che non ti va il sesso anale. Se non ti piace non lo fai, così come qualunque altra cosa al mondo.

  • majortom
    Rispondi

    Non ho capito questo conto:

    Su 360 giorni all’anno, considerando una sola penetrazione al giorno, si arriva a 720 penetrazioni (360×2 partner). 720×2%=14 preservativi rotti.

    In una penetrazione si usa un solo preservativo, quindi 360 penetrazioni l’anno per il 2% fa 7 preservativi rotti, no?

    • divodivo
      Rispondi

      Evidentemente considerano una coppia di versatili in cui ciascuno ricopre entrambi i ruoli in ogni singolo rapporto. È abbastanza irrealistica come cosa…

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