Questo è l’anno del record della presenza Lgbt nei palinsensti televisivi statunitensi. A rivelare i dati è l’ultimo rapporto di GLAAD (Gay and Lesbian Alliance Against Defamation) che da anni monitora la rappresentazione che i mass medi danno delle persone Lgbt.
Secondo l’ultimo “Where We Are on TV”, nel biennio 2016/17 si è registra il più elevato numero di personaggi riconducibili alla comunità Lgbt di sempre. Scrive l’associazione che sugli 895 personaggi di serie TV che andranno in onda in prima serata il prossimo anno, 43 (4.8%) stabili sono identificabili come gay, lesbiche, bisessuali o transgender. A questi bisogna aggiugnere 28 personaggi secondari. “È la più alta percentuale che Glaad abbia mai rilevato”, si legge nel rapporto.
Nella programmazione della TV via cavo, il numero di personaggi non eterosessuali è pari a 142 tra fissi e ricorrenti. Ancora, per quanto riguarda la TV in streaming, tra Amazon, Netflix e Hulu, si contano 65 personaggi Lgbt contro i 59 dello scorso anno.
Per quanto riguarda nello specifico la rappresentazione delle persone transgender, si è passato dai 7 dello scorso anno ai 16 attuali di cui 4 uomini trans.
Dato in calo, invece, per le lesbiche che passano dal 17 al 16% e dal 22 al 20% sulla TV via cavo.
Sale al 30% la rappresentazione delle persone bisessuali, contro il 10% dell’ultimo rilevamento. Sia la TV via etere sia quella via cavo sia in streaming contano almeno un personaggio HIV positivo, anche se l’unico ad essere costantemente fisso nella serie è Oliver in “Le Regole del Delitto Perfetto”.
GLAAD sottolinea che la televisione ha ancora molto da fare in termini di rappresentazione delle persone LGBT appartenenti alle diverse etnie (il 70%, infatti, sono bianchi), mentre sul versante delle donne lamenta una scarsa presenza di nere nelle serie TV contro un incremento della presenza di uomini afroamericani.
Sempre per quanto riguarda le donne, nonostante siano il 51% della popolazione degli Usa, la loro presenza in tv non supera il 44%.
Sul fronte LGBT, per GLAAD, si tratta comunque di numeri da record.
Intervistata da The Advocate, la presidente dell’associazione, Kate Ellis, ha dichiarato: “Sebbene sia emozionante vedere i progressi fatti nella rappresentazione delle persone LGBT in TV, è importante ricordare che i numeri sono solo una parte della storia e dobbiamo continuare a pressare perché ci siano ritratti più diversi e complessi della comunità LGBT”.