Era stato ritrovato dopo una rovinosa caduta di oltre cinque metri, la notte di capodanno, nella collinetta vicina al Colosseo e portato in ospedale per lesioni molto gravi alla testa. A distanza di otto giorni, la polizia municipale sembra aver rintracciato il presunto colpevole, un ragazzo di origine macedone che secondo la ricostruzione della dinamica, avrebbe spinto giù – riducendolo in fin di vita – un traduttore messicano di ventinove anni che era arrivato a Roma per festeggiare l’ultimo dell’anno insieme ad alcuni amici.
La dinamica incerta dell’aggressione
La dinamica dell’aggressione non è ancora del tutto chiara. La giovane vittima – di cui non è stato fornito il nome, per questioni di privacy – si era recata alla Gay Street insieme ai suoi amici per festeggiare prima di recarsi a Muccassassina. Lì avrebbe incontrato un ragazzo, di origine macedone, e si sarebbe appartato con lui allontanandosi dal suo gruppo, sulla collinetta dietro il Colosseo, forse alla ricerca di maggiore intimità. Da quel momento varie sono le ipotesi per cercare di spiegare cosa è successo tra i due: non è ancora chiaro, infatti, se la lite si è generata per questioni di denaro – il Corriere parla di “prostituto gay” forse con troppa leggerezza – o per altre ragioni.
Il rischio di danni permanenti
Di certo, il traduttore messicano è stato ricoverato e operato d’urgenza e rischia di riportare danni permanenti per aver battuto la testa. Le forze di polizia municipale stanno ancora svolgendo le indagini per chiarire la reale dinamica dell’accaduto. Il ragazzo macedone, rintracciato dagli agenti, ha ammesso di avere delle responsabilità nell’accaduto ma non si è capito se c’è dolo o se si è trattato di un mero incidente. I medici, intanto, valutano le condizioni del paziente per capire se ci sono conseguenze cerebrali invalidanti.