Il parlamento tedesco ha approvato una legge che vieta le cosiddette “terapie riparative” sui giovani. Si tratta, com’è noto, di presunte “cure” per far diventare eterosessuali cisgender ragazzi e ragazze lgbt+. La proposta di legge era già stata presentata lo scorso dicembre e ora ha ottenuto il sì definitivo dal Parlamento.
Pericolose per chi le subisce
La pericolosità delle terapie riparative è ampiamente dimostrata e gli effetti collaterali possono arrivare anche al suicidio di chi vi viene sottoposto. Effetti che sono tanto più devastanti specialmente sui giovani. Tra le tecniche usate in questi ambiti figurano anche, in alcuni casi, l’ipnosi e l’elettroshock.
Il divieto per tutti
La legge approvata giovedì 7 maggio in serata, come riporta BBC, vieta di sottoporre persone minorenni a trattamenti di qualsiasi genere che abbiano lo scopo di cambiare l’identità di genere o l’orientamento sessuale.
Il divieto non riguarda solo medici, operatori vari o organizzazioni che promuovono questo genere di trattamenti. Anche i genitori o i tutori legali possono essere punti per avere costretto i loro figli a sottoporsi a questi trattamenti. La pena prevista è il carcere fino a un anno o una sanzione pari a 30 mila euro.
Le critiche delle opposizioni
Il ministro federale della Sanità, Jens Spahn, ha spiegato quanto fosse necessaria una legge solida che evitasse controversie legali e consentisse di tutelare i giovani che sono spesso costretti da altri a seguire le presunte terapie riparative.
La legge è stata criticata dai Verdi secondo i quali non è abbastanza. Secondo l’opposizione, infatti, il limite di età avrebbe dovuto essere elevato a 26 anni. Per alcuni anche fino a 27.
Sempre più paesi vietano le terapie riparative
La Magnus Hirschfeld Foundation stima, sempre secondo BBC, che in Germania siano circa 1000 le persone soggette a terapie riparative ogni anno.
La Germania non è la prima ad adottare una legge di questo tipo. Norme simili sono già in vigore in 16 stati degli Usa, a Malta, in Canada e in altri stati.