La Commissione Giustizia della Camera ha adottato il testo base della legge che propone di perseguire il ricorso alla gestazione per altri come reato universale. Ad annunciarlo, oggi, la relatrice Carolina Varchi (Fdi).
Tra le due proposte di legge sullo stesso tema, uno a firma di Giorgia Meloni e l’altro di Mara Carfagna (Forza Italia), la commissione ha adottato il primo come testo base sul quale ora si potranno presentare emendamenti.
Gestazione per altri: cosa prevede la proposta di legge
La gestazione per altri, legale in molti paesi tra cui il Canada, il Portogallo e alcuni stati degli Usa, è invece già vietata in Italia. A proibirla è la legge 40 del 2006, la stessa che regolamenta il ricorso alla procreazione medicalmente assistita riservata alle sole coppie eterosessuali.
La pena prevista per chi ricorre alla gpa è la reclusione da 3 mesi a 2 anni. E’ prevista anche una multa da 600 mila a 1 milione di euro. L’attuale norma non punisce chi ricorre alla gpa in paesi in cui è legale.
La proposta della legge firmata dalla leader di Fratelli d’Italia aggiunge che “Le pene si applicano anche se il fatto è commesso all’estero”.
Centrodestra compatto
“Il centrodestra compatto, incassa la sua prima vittoria nella battaglia per la proposta di legge sulla maternità surrogata – ha commentato la relatrice Crolina Varchi -. La commissione Giustizia ha votato infatti per la Pdl Meloni come testo base in materia di utero in affitto. A favore si sono espressi Forza Italia, Lega, Coraggio Italia e parte del gruppo Misto. Resta abbinata anche la proposta di legge Carfagna, e ci aspettiamo ovviamente l’arrivo di emendamenti soppressivi, ma siamo molto soddisfatti di questo ulteriore passo avanti nella direzione di combattere il fenomeno dell’utero in affitto e ringrazio tutti i colleghi di centrodestra”.
Famiglie Arcobaleno: “Proposta fascista, specchio delle destre”
“È chiaro come la criminalizzazione della Gestazione per Altri segni l’inizio della campagna elettorale delle destre – dichiara a Gaypost.it Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno -. Una battaglia che attacca coppie eterosessuali, la maggioranza, e coppie gay che intraprendono percorsi di GPA perfettamente legali e regolamentati da anni in Paesi come USA e Canada”. “Questa proposta di legge è lo specchio perfetto delle destre italiane – prosegue Corcini -: repressiva, liberticida e fascista. Con questi partiti l’Italia rischia una deriva pericolosa: oggi attaccano la GPA e domani sopprimeranno altri diritti”. “L’appello è a tutte le forze democratiche e progressiste del Paese, PD e M5S in primis – conclude -, affinché si oppongano con forza a questo delirio. Se dovesse passare questa legge cosa sarà delle migliaia di bambini e bambine italian* nat* da gestazione per altri? Salvini, Meloni e Carfagna li andranno a togliere alle loro famiglie?”.
Circolo Mieli: “Obbrobrio legislativo”
Per il Circolo di Cultura omosessuale “Mario Mieli” si tratta di “una proposta di per sé incostituzionale, nonché contraria alle norme internazionali, che va fermata a tutti i costi coinvolgendo in questa battaglia tutta la società civile”.
“Se si vogliono difendere i diritti delle donne è necessario lavorare su un’efficace regolamentazione e sulla diffusione di buone pratiche che evitino lo sfruttamento – spiega il presidente del Circolo, Mario Colamarino -. Il PD, la sinistra tutta e le forze progressiste in Parlamento stabiliscano alleanze solide e chiare per opporsi in Aula a un obbrobrio legislativo discriminatorio, figlio di pregiudizi e di una visione distorta del valore della vita. In quanto associazione lgbtqia+ supportiamo gli schieramenti politici che intendono bloccare questa legge folle e lontana anni luce dal sentire della società”.
La gestazione per altri nel dibattito italiano
La gestazione per altri è una pratica di procreazione utilizzata da oltre 20 anni in diversi paesi nel Mondo. Ogni paese ha regole e leggi proprie. A questo metodo di procreazione fanno ricorso soprattutto coppie eterosessuali e, in minima parte, le coppie di uomini che desiderano diventare papà. In Italia, la gpa (denominata in modo denigratorio “utero in affitto” da chi vi si oppone) è entrata nel dibattito pubblico durante la discussione sulla legge sulle unioni civili. Il tema è stato utilizzato per colpire le famiglie arcobaleno e, in particolare, le coppie di padri. E’ stato l’argomento su cui si è fatto leva per eliminare le stepchild adoption dalla legge. Sui diritti dei bambini nati da gpa si sono espressi diversi organi giudiziari compresa la Cedu. Secondo la Corte europea, a loro vanno riconosciuti entrambi i genitori.
Anche sui diritti delle donne che scelgono di partorire per altri contiamo diverse pronunce. Tra questa, la Corte Costituzionale portoghese secondo cui non ci sarebbe alcuna violazione.