I giornalisti non entrano. Lasciati fuori dal congresso, con una sala stampa improvvisata nei portici della Gran Guardia. “Accompagnati” anche per andare al bagno.
Parte così il tredicesimo Congresso Mondiale delle Famiglie promosso dalle organizzazioni «pro life». Andrà avanti da stamani alle 9 fino a domenica – domani alle 16 il momento-clou, con la partecipazione del vicepremier Matteo Salvini e dei ministri per la Famiglia Lorenzo Fontana e dell’Istruzione Marco Bussetti in Gran Guardia.
«Avremo mille partecipanti al giorno», hanno annunciato i promotori del Congresso. Ma almeno 20 mila persone, si stima, arriveranno in città per il «corteo transfemminista» in programma domani alle 14.30 dalla stazione di Porta Nuova e per l’incontro pubblico «Liber.e di scegliere», al cinema K2, con Livia Turco, l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, Monica Cirinnà, Susanna Camusso, Franca Porto, Ivana Veronese e Lucia Annibali. Nonché per il flashmob organizzato, alle 13, a Castelvecchio.
Domenica in via Santa Teresa sarà la volta dell’Assemblea Transnazionale con Marta Dillon («Ni Una Menos Argentina») affiancata da attiviste spagnole, polacche, irlandesi, croate, olandesi e francesi. Sempre domenica, alle 12.45, da piazza Bra sfilerà la Marcia per la Famiglia, che siglerà la conclusione dell’evento e alla quale parteciperà anche Forza Nuova.
I rischi maggiori sono legati proprio alla possibilità di scontri: da tutto il Veneto, infatti, giungeranno a Verona anche militanti dell’estrema destra. Verona è una città in allerta, presidiata da un cordone di sicurezza eccezionale, simile a quelli pensati per i vertici dei Capi di Stato. Piazza Bra «blindata»: potranno accedere solo bus, taxi e navette per gli ospiti del congresso. Proibito (con polemiche) anche il gazebo annunciato da +Europa. «Tutte le forze di polizia metteranno in campo centrali operative unificate, uomini per la gestione della viabilità e per il controllo del territorio», spiega l’assessore comunale alla Sicurezza Daniele Polato al Corriere Veneto. Via pure ogni cassonetto dai percorsi assegnati a cortei e contro-cortei.
Esercizi di resistenza si diramano su tutto il Veneto. Stasera a Vicenza l’organizzazione Vicenza Pride e altre associazioni sfileranno in piazza Matteotti (ore 18.30) contro il Congresso. Ma è soprattutto a Padova che i fronti pro e contro l’evento mondiale si fronteggeranno: alle 19.30 Forza Nuova radunerà militanti da tutta Italia davanti al Santo e, capitanati dal leader nazionale Roberto Fiore, manifesteranno contro l’aborto insieme all’associazione ultra cattolica «Pescatori di pace». A pochi metri di distanza, in piazza dei Signori, dalle 18 scatteranno i presidi di Pd e centro sociale Pedro. La sorveglianza è stata affidata a cento agenti. Tutti quanti, poi, domani mattina convergeranno su una Verona con i riflettori puntati addosso.
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