È di pochissimi giorni fa (16 settembre 2021) un’importante Sentenza della CEDU (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo). La quale, nel caso X contro Polonia (ric. 20741/10), afferma che revocare l’affidamento dei figli ad un genitore perché omosessuale è illecito e discriminatorio. Infatti, “l’orientamento sessuale di un genitore non ha alcuna influenza sulla sua capacità di crescere e provvedere ad un bambino” (qui il link). Anche nei nostri Tribunali italiani si è formata negli anni una solida Giurisprudenza sul tema. Per cui l’orientamento sessuale (o l’identità di genere) di uno dei genitori non è mai pregiudizievole per l’affidamento dei figli. Né può, tantomeno, giustificare l’affidamento esclusivo all’altro genitore.
Basti citare, a titolo di esempio:
In realtà i Tribunali italiani sono andati oltre, stabilendo in diverse pronunce che l’atteggiamento eventualmente discriminatorio dell’altro coniuge può anzi determinare un’inidoneità di questi all’affidamento condiviso. Così, solo a titolo di esempio, ad esempio il Tribunale per i minorenni di Catanzaro, decreto del 27 maggio 2008 (pres. Blasco, est. Chiodo) secondo cui “Ai fini dell’affidamento del figlio naturale assume rilievo, insieme ad ulteriori elementi anche la manifesta omofobia del padre, comprovata dall’accusa alla madre di frequentare “drogati e omosessuali”; tale dichiarazione non può che destare serie preoccupazioni poiché reca con sé una forte valenza discriminatoria ed offensiva (già l’associazione: “drogati ed omosessuali”). Trattasi, sicuramente, di una condotta che dovrebbe essere estranea al genitore, il quale deve educare il figlio verso la tolleranza, la cultura della diversità e l’avversione verso ogni forma di odio razziale, motivo di censura non solo nelle sedi civili ma anche penali”.
È evidente, alla luce delle decisioni riportate, come sia possibile affrontare con serenità la separazione in coppia eterosessuale con figli, senza la paura che il proprio orientamento sessuale o identità di genere influiscano nella valutazione del Giudice circa l’affidamento e i tempi di permanenza con i figli stessi. Certamente per farlo nel migliore dei modi è importante affidarsi a legali. I quali non solo non abbiano pregiudizi ma che siano anche specificatamente esperti in queste tematiche.
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