In Italia si fa sesso sempre prima e si contraggono infezioni trasmissibili per le scarse o nulle precauzioni.
Lo dichiara in occasione del 24° Congresso mondiale di dermatologia a Milano Aldo Morrone, dermatologo tropicalista, direttore scientifico dell’Istituto Irccs San Gallicano.
Incremento sifilide del 400%
«Tra il 2010 e il 2018 si assiste a un netto aumento dei casi di persone con un’infezione sessualmente trasmissibile. Raddoppia, tra il 1991 e il 2018, anche il numero di stranieri con una malattia confermata e in atto. Inoltre, si registra un incremento generalizzato sino al 400%, in diversi centri, dei casi di sifilide. Ma a destare grande preoccupazione è soprattutto l’incidenza delle infezioni sessualmente trasmissibili tra i giovanissimi.
Colpa di una mancata educazione
«Gli adolescenti sempre di più fanno sesso precocemente, senza un’adeguata consapevolezza e conoscenza del proprio corpo: il 15% già tra i 13 e i 14 anni. L’incremento che si osserva tra questi ragazzi è dovuto anche alla promiscuità, all’utilizzo errato o mancato del preservativo», ha affermato Morrone, sottolineando che spesso i ragazzi sottovalutano il rischio che le infezioni sessualmente trasmesse possano determinare sterilità o diventare un fattore predisponente allo sviluppo di tumori.
«Se si considera che non tutti i pazienti si rivolgono a strutture pubbliche – ha sottolineato l’esperto – ci sono validi motivi per non sottovalutare il fenomeno».