“Ho tenuto nascosto questo segreto per gran parte della mia vita. Ora è il momento di essere semplicemente me”. Con questo spirito, domenica 19 agosto 2018, Lucy Clark ha fatto il suo debutto come donna trans arbitrando una partita di calcio femminile: è la prima arbitra trans in Inghilterra.
Nonostante un po’ di nervosismo per paura delle reazioni dagli spalti, ha accettato di raccontare la sua storia a Sunday Mirror alla vigilia della partita: “Voglio ispirare gli altri ad essere ciò che sono” ha spiegato l’arbitra.
“Posso comprendere -ha ammesso Clark- che le persone rimangano un po’ scioccate quando corro”, tuttavia “spero che il mondo mi accetti per la persona che sono”.
Non è sempre stato facile. Come troppo spesso accade tra gli adolescenti transgender, vivere in un corpo diverso da quello percepito l’ha spinta a 15 anni a tentare il suicidio.
A cambiarle la vita è stata una sbornia di diciotto anni fa. Aiutata dall’alcol, aprì il suo cuore alla sua amata Avril spiegandole che era una donna intrappolata nel corpo di un uomo. Da allora quel rapporto si è rinnovato rinforzandosi: oggi sono sposati e hanno tre figli.
Football Association: “Massimo sostegno a Lucy”
Clark ha ricevuto pieno sostegno dall’associazione calcistica inglese: “La Football Association offre massimo sostegno a Lucy e a tutti coloro che vogliono entrare nel calcio con il loro genere preferito” si legge in un comunicato. “Il calcio è di tutti e nel 2014 la FA ha promosso una politica […] per incoraggiare le persone trans ad entrare nel mondo calcistico” ha concluso l’associazione.