L’Isola di Man, 572 chilometri quadri tra la Gran Bretagna e l’Irlanda, meno di 85.000 abitanti, ha legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Di fatto, l’Irlanda del Nord rimane l’unico stato dell’area a non riconoscere alle coppie dello stesso sesso il diritto a sposarsi. Ieri, il Parlamento dell’Isola (che, pur essendo una dipendenza della corona britannica, ha un governo proprio) ha apporvato il Marriage and Civil Partnership (Amendment) Bill con sei voti a favore e tre contrari.
Solo poco tempo fa, il premier dell’Isola di Man, Alan Bell, aveva fatto coming out. “Le persone sanno che sono gay – aveva dichiarato – non ne ho mai fatto mistero, ma nessuno me l’ha mai chiesto”. Bell ha anche ricordato i decenni tra gli anni ’80 e ’90 in cui il pensiero omofobico dominava la politica i cui rappresentanti sostenevano che l’omosessualità dovesse essere considerata un crimine. In quegli anni, lo stesso Bell era parlamentare dell’Isola.
Parlando di quel periodo, il primo ministro ha dichiarato: “Ero disgustato, mi sentivo sporco e mi vergonavo di essere mannese per via del dibattito in corso”.
Poi ha ammesso che il referendum irlandese che a maggio scorso ha esteso il matrimonio alle coppie dello stesso sesso, lo ha aiutato a chiarirsi le idee e reagire.