E anche Israele ha un primo cittadino gay: la piccola città di Ra’anana, infatti, è diventata la prima nel paese mediorientale ad avere un sindaco dichiaratamente omosessuale. Il suo nome è e da domenica scorsa rappresenta la sua comunità.
Una nomina significativa
Ginzburg ha quarantuno anni e non è nuovo nel mondo politico israeliano: è già stato membro, infatti, del consiglio comunale della sua città per ben quindici anni e negli ultimi ha pure coperto la carica di vicesindaco. Quando il suo predecessore, Ze’ev Bielski, ha lasciato l’incarico egli ha così preso il suo posto, conquistando anche un primato “arcobaleno” nel suo paese. Il nuovo primo cittadino ha definito “significativa” la sua nomina e ha dichiarato che sente che un altro muro di vetro è stato distrutto, il che rappresenta un progresso per l’intera società israeliana.
Sostenuto anche dalla destra religiosa
Ginzburg dimostra, per altro, un certo orgoglio per i criteri per cui ha ottenuto l’incarico: «Sono stato scelto per il mio lavoro», ha dichiarato, «sono felice che il fatto di essere gay non mi impedisca di essere eletto con il sostegno del Bayit Yehudi», il partito ultraconservatore e ortodosso che non ha posto veti sulla successione. E continua: «Sono stato scelto non perché sono gay e non nonostante ciò, ma per il lavoro che ho svolto». Il rabbino Stewart Weiss, ex consigliere comunale, e membro ultraortodosso ha dichiarato che Ginzburg «è un uomo buono» e ha buoni rapporti con la comunità religiosa della città.
Nomina provvisoria, elezioni a ottobre
Ginzburg ha una relazione con il suo compagno, Yotam, da quindici anni. Hanno anche avuto di recente una coppia di gemelli, attraverso la gestazione per altri a Portland, in Oregon. «Non ho ancora capito di essere un esempio a livello internazionale», dichiara al Jerusalem Post. «Ho iniziato a ricevere lettere da tutto il mondo. Sono un ragazzo normale con emozioni, sentimenti e opinioni, e non mi sento speciale in alcun modo».
La sua carica, provvisoria, durerà sino a ottobre quando si andrà a nuove elezioni. E chissà che non si ricandidi e diventi anche il primo sindaco gay eletto dal suo popolo.