Hande Kader, transgender, sex worker, politicamente attiva sul fronte dei diritti civili. A soli 22 anni è stata mutilata e uccisa. A poche settimane dalla morte di Muhammed Wisam Sankari, gay rifugiato in Turchia, Istanbul è di nuovo teatro di un efferato delitto.
La protagonista era già balzata agli onori della cronaca quando in occasione del Pride a Istanbul del 2015 si oppose alla polizia: una giornata di ordinaria follia, quel 28 giugno, che vide le forze dell’ordine reagire con idranti e proiettili di gomma.
Un anno dopo, quel volto ripreso dai siti d’informazione in tutto il mondo è divenuto vittima di un macabro caso di cronaca nera.
Lo scorso 8 agosto, racconta l’associazione Pembe Hayat, il corpo senza vita di Hande Kader è stato rinvenuto, mutilato e completamente bruciato, nell’auto di un cliente in un quartiere residenziale della metropoli. Una settimana prima, l’associazione ne aveva denunciato la scomparsa.
Per questa domenica è prevista una manifestazione a Istanbul in ricordo di queste vittime dimenticate e per chiedere giustizia.
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