In un tweet pubblicato questa mattina alle 5, ora italiana, l’attore Kevin Spacey ha fatto coming out e si è scusato con Antony Rapp, il collega molto più giovane di lui che dalle pagine di BuzzFeed lo aveva accusato di averlo molestato quando aveva solo 14 anni. All’epoca dei fatti Spacey, aveva 26 anni.
L’attore protagonista della serie “House of Cards”, ha pubblicato lo screenshot di un messaggio in cui spiega di non ricordare i fatti che gli sono stati contestati .
“Ho molto rispetto e ammirazione per Anthony Rapp come attore – scrive Spacey -. Mi ha fatto orrore sentire la sua storia. Sinceramente non ricordo quell’episodio che risale a più di 30 anni fa e che è frutto di un comportamento inappropriato legato ai fumi dell’alcol. Ma se mi sono comportato come lui dice, gli faccio le mie più sincere scuse”. Poi spiega che da questo ha scelto di raccontare anche altro di sé, ovvero la sua omosessualità. “Questa storia mi stimola a raccontare di più sulla mia persona – continua -. Nella mia vita ho avuto relazioni sia con donne sia con uomini. Ho amato e avuto incontri romantici con diversi uomini nel corso della mia vita e ora ho deciso di vivere da uomo gay. Voglio affrontare la cosa onestamente e apertamente”. Difficile non leggere un maldestro tentativo di giustificare la molestia con il fatto di non avere ancora fatto i conti con la propria sessualità
Rapp ha raccontato che quella sera era stato invitato ad un party in casa di Spacey ed essendo l’unico della sua età, si annoiava. Per questo decise di andare nella camera da letto del padrone di casa a guardare la TV. Spacey lo raggiunse quando ormai tutti erano andati via ed è in quel momento che gli fece delle avance sessuali. Il giovane attore ha spiegato di essere rimasto molto turbato, tanto da non volere più parlare con Spacey e da non raccontare nulla a nessuno. L’esplodere del caso Weinstein e i fiumi di racconti pubblicati sui social network da altrettante vittime di abusi, lo hanno spinto a raccontare tutto.
La decisione di legare il coming out alle scuse a Rapp, ha scatenato diverse polemiche. Tra gli utenti del social network, molti gli augurano la galera e altri gli chiedono quante sono state le sue vittime. “A nessuno interessa se sei gay. Ci interessa che sei accusato di avere aggredito sessualmente un ragazzino, imbecille” scrive un utente. E ancora: “Non ricordi l’incidente, ma ricordi che eri ubriaco?” fa notare un’altra utente. E non mancano quelli che associano l’essere gay all’essere un predatore e un pedofilo. E così via.
Tra gli altri tweet spiccano i tre di Dan Savage, giornalista e commentatore gay, noto al pubblico italiano per la sua rubrica su Internazionale. “No alla dichiarazione di Kevin Spacey. No. Non c’è quantità di alcol sufficiente, né di autorepressione, né scuse, né spigazioni valide per avere aggredito un 14enne” si legge nel primo tweet.
Ancora: “Mi spiace signor Spacey: la sua richiesta di entrare nella comunità gay adesso è stata negata”.
E conclude con: “Riprovi tra altri 57 anni”.
E per quanto va ribadito che ognuno è libero di parlare del proprio orientamento sessuale come e quando vuole, non possiamo dire che quello di Spacey entrerà negli annali dei coming out da ricordare.
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