Caso Kung Fu Panda, la Garante per l’infanzia: “Questa è caccia alle streghe”

“C’è un clima da caccia alle streghe, siamo davanti ad una strategia dell’odio e dell’intolleranza”. Non usa mezze parole, Maria Pia Serlupini, Garante per l’Infanzia dell’Umbria, commentando la vicenda della scuola materna di Perugia dove è stata annullata la visione di Kung Fu Panda dopo che tre genitori di erano ribellati accusando la pellicola di essere “gender”.

“Non è giusto che un numero così sparuto di genitori decida per tutti gli altri – continua Serlupini,

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Maria Pia Serlupini ad un’iniziativa contro l’omotransfobia (foto: Facebook)

intervistata da GayPost -, si sta cavalcando una storia che non ha senso. In questo caso non parliamo nemmeno di una coppia omosessuale. Si tratta di un genitore putativo e di uno biologico che si incontrano e vivono questa paternità diversa. Non capirei le ragioni di questa opposizione neanche se si fosse trattato di una coppia gay, ma la capisco ancora meno data la trama del cartone animato”.
La scuola, la Alfa Beta Gamma, fa parte di un istituto comprensivo ed è una scuola statale frequentata da novanta bambini che hanno visto fallire l’uscita che aspettavano con molta eccitazione.

Penso che il ministero dell’Istruzione da una parte e l’Ufficio regionale scolastico dall’altra debbano prendere una posizione chiara – continua Serlupini – non solo sul caso specifico, ma sulla scuola pubblica in generale. Il rischio è che ci ritroviamo alla mercè oggi di chi agita questa fantomatica teoria gender, ma domani potrebbe succedere con qualche teoria razzista. Che significa rispettare la sensibilità dei genitori? Che qualsiasi genitore a cui venga in mente un’idea simile può dettare legge su un’intera scuola? Immagino che quest’attività, per quanto ludica, rientrasse in un piano formativo deciso dalle maestre e dalla scuola. La libertà di insegnamento, va precisato, si basa su una formazione professionale precisa del personale scolastico che non può essere messa in discussione in questo modo”.
“Non so esattamente chi abbia deciso di annullare la visione del film – insiste -, ma questi atteggiamenti così oscurantisti mi preoccupano molto come garante, come insegnante e come donna“.

Interpellerò l’Ufficio regionale scolastico – conclude Serlupini -. È vero che esiste l’autonomia degli istituti, ma questa autonomia deve muoversi nel rispetto della legge. La riforma della Buona Scuola prevede anche l’educazione alle differenze e la legge va rispettata. Tra l’altro, la ministra Giannini si è espresa chiaramente in questo senso. Questo è un clima pesante in cui far crescere i nostri bambini che invece devono conoscere tutte le realtà che esistono e con esse si devono confrontare. Mi auguro che nessuno voglia riaprire ghetti o campi di sterminio. Ieri toccava ai disabili, oggi alle persone omosessuali e domani?”.

Comments
  • Paolo Scatolini
    Rispondi

    esiste un caso kung fu panda? Ma siamo impazziti?

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