Attualmente, la Chiesa d’Inghilterra permette non solo ai gay e alle lesbiche di intraprendere la vita sacerdotale, ma anche di unirsi civilmente. Impone, però, la castità. Ora, pare che anche questo ultimo divieto stia per cadere. La proposta, insieme a quella di aprire al matrimonio e non solo all’unione civile, sarà presentata al prossimo Sinodo Generale che si terrà il prossimo anno.
Secondo quanto dichiara l’organizzazione lgbt anglicana “Changing Attitude”, l’unico provvedimento che un vescovo può prendere se scopre che uno dei suoi preti o delle sue presbitere è una condanna per “condotta sconveniente” inbase alle Misure di Disciplina del Clero che si riferiscono ad un documento del 1991, il “House of Bishops’ Statement Issues in Human Sexuality” secondo cui “non si puà affermare la libertà (per il clero, ndr) di intraprendere relazioni omofile sessualmente attive”.
Da allora, però, le cose sono cambiate molto e anche le posizioni della Chiesa Anglicana si sono adeguate all’evolversi della società. Ora, il prossimo passo potrebbe essere l’apertura definitiva al matrimonio e anche l’abolizione del voto di castità per il clero omosessuale.