La Corte costituzionale ha detto sì al cognome materno per i figli. La sentenza è arrivata pochi minuti fa. La Consulta ha infatti “accolto la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di appello di Genova sul cognome del figlio” e dichiarato “l’illegittimità della norma che prevede l’automatica attribuzione del cognome paterno al figlio legittimo, in presenza di una diversa volontà dei genitori”.
In sostanza, da oggi, i figli potranno avere sia il cognome materno che quello paterno, cosa resa finora complicatissima dalla legge quando non negata. Una legge che la Corte Costituzionale a giudicato illegittima.
La sentenza, attesa per tutto il giorno, è stata emessa pronunciandosi sul caso di una coppia italo-brasiliana che aveva chiesto che al figlio venisse attribuito anche il cognome materno.
Intervistati da SkyTG24, i legali della coppia, aspettando la sentenza, hanno spiegato di volere che la Corte si pronunciasse a favore delle loro richiesta rispettando così il principio di parità di genere previsto dalla nostra Costituzione.
L’argomento è oggetto di una legge il cui iter parlamentare è stato finora molto tormentato. Il testo, è stato approvato dopo un lungo dibattito alla Camera dei Deputati ed è fermo alla Commissione Giustizia del Senato dal settembre 2014. Ancora una volta, la giustizia arriva prima del legislatore in tema di diritti.
La legge approvata alla Camera prevede che i genitori possano assegnare ai figli entrambi i cognomi. Già nel 2006 la Consulta aveva ammonito il Parlamento ad intervenire sulla questione.