Oggi la Francia è chiamata al primo dei due voti alla fine dei quali si conoscerà il nome del nuovo presidente o della nuova presidente. Quattro i candidati che si contendono il ruolo più potente del Paese. O meglio, in totale sono undici, ma è attorno a quattro nomi che si gioca tutta la partita: Emmanuel Macron, indipendente di centro sinistra, Jean-Luc Mélenchon esponente della sinistra radicale, François Fillon, ex primo ministro repubblicano. E poi c’è lei, Marine Le Pen, leader del Front National, sovranista, anti europeista, strenua oppositrice delle politiche di accoglienza dei migranti e dei profughi e non proprio favorevole ai diritti delle perone LGBT.
In campagna elettorale, infatti, Le Pen ha più volte detto che in caso di elezione non è esclusa l’indizione di un referendum per abolire il matrimonio egualitario.
Viaggio tra i gay che votano Le Pen
Nonostante questo, secondo i sondaggi, una buona fetta di elettori lgbt oggi darà la propria preferenza proprio all’esponente sovranista, leader di un partito più volte tacciato di omofobia, razzismo e antisemitismo, alleata naturale di Salvini e Meloni.
Perché?
La BBC ha fatto un viaggio nel quartiere gay parigino, Le Marais, per capire le ragioni di questa scelta che a prima vista può sembrare incomprensibile. Una cosa simile è già successa in Usa con Trump, salvo poi pentirsene poco dopo.
“L’omosessualità non è il solo criterio con cui voto” ha risposto Cedric a Will Chalk.
“Ci sono priorità in Francia diverse dall’omosessualità – continua il giovane studente di ingegneria ambientale -. Io vivo in coppia e ci sono stati molti progressi in questo senso. Ma per me ci sono problemi più pressanti come l’economia, il debito pubblico e la disoccupazione”.
“Contro il matrimonio same-sex per attirare il voto di destra”
Cedric è convinto che le dichiarazioni fatte da Le Pen in merito al matrimonio egualitario e ai diritti delle persone LGBT siano un bluff: uno specchietto per le allodole per attirare il voto dei conservatori.
Del resto, proprio il Front National ha un gay tra le figure apicali: è Florian Philippot, il vice di Le Pen, oggetto qualche tempo fa di un controverso outing quando le foto di lui mano nella mano con il compagno per le strade di Vienna furono pubblicate dal settimanale di gossip Closer.
“Penso che non lo farà – continua Cedric riferendosi alle minacce di abolire il matrimonio same-sex -. Una volta eletta, darà priorità ad altro“.
“Non credo sia affatto una minaccia per i diritti dei gay” incalza Baptiste. Anche lui e il suo compagno voteranno Le Pen.
“È vero che suo padre era più riluttante, ma molte persone del partito sono gay e lei non ha mai detto che è una cosa contro natura“, spiega il ragazzo.
L’app di appuntamenti Hornet ha fatto un sondaggio tra 3.200 gay francesi e uno su cinque ha dichiarato il suo appoggio al Front National.
La propaganda anti-islamica
Inoltre, ricorda la BBC, nelle elezioni regionali del 2015 il partito sovranista ha dimostrato di essere più popolare tra le coppie omosessuali sposate che in altre fasce dell’elettorato.
Per molti, a quanto pare, tutto si deve alle posizioni della leader in tema di immigrazione.
“Dov’è che i gay sono maggiormente in pericolo? Nei paesi islamici – dice Pascale a Will Chalk -. Le coppie gay vengono crocifisse. Non voglio che questo accada anche in Francia. Assolutamente no”.
È spostandosi nella zona più popolare e multietnica di Pont-de-Flandre che il giornalista inglese trova un’atmosfera diversa. “I fan del Front National con cui avete parlato sono bianchi – chiede il DJ nero Kiddy Smiles -? Non mi sorprende”.
“Molte persone LGBT sono egoiste”
“Non vorrei dirlo, ma credo che molte persone LGBT siano egoiste – incalza il DJ nella cui playlist campeggiano Madonna e le Spice Girls -. Pensano di non essere più un obiettivo del FN e che quindi vada bene votarlo. Marine Le Pen è stata molto brava a predicare che gli omosessuali sono un obiettivo dei musulmani. Non penso che disprezzi le persone gay: dice solo quello che le persone di destra vogliono sentirsi dire”.
“Davvero abolirà il matrimonio egualitario? Non mi interessa – conclude il DJ -. Il solo fatto che pensi che si possa fare la rende pericolosa“.
I seggi del primo turno si sono aperti questa mattina e si chiuderanno alle 20.00 di questa sera. Poi ci sarà il ballottaggio, il 7 maggio prossimo. Secondo i principali analisti di politica internazionale, dall’esito del voto francese dipende il futuro dell’Unione Europea.