Il gruppo terroristico dissidente repubblicano Nuova IRA ha ammesso le proprie responsabilità nell’uccisione della giornalista nord irlandese Lyra McKee durante gli scontri a Londonderry e lo ha fatto con una dichiarazione al “The Irish News”.
La Nuova IRA “porge le più sincere scuse alla partner, alla famiglia e agli amici di Lyra McKee per la sua morte”, si legge nella nota pubblicata dal giornale che spiega come il gruppo abbia usato un codice di riconoscimento a conferma dell’autenticità della rivendicazione.
McKee, 29 anni, è stata colpita alla testa nella notte fra giovedì e venerdì durante gli scontri fra repubblicani e polizia nel quartiere di Creggan.
Mentre ammette la propria responsabilità, la Nuova IRA tenta di giustificare le sue azioni sostenendo che è stata uccisa durante un attacco a “forze nemiche” e ha accusato la polizia di provocare la rivolta che ha preceduto la sua morte. “Nel corso dell’attacco al nemico, Lyra McKee è stata tragicamente uccisa mentre era in piedi accanto alle forze nemiche”, si legge nella dichiarazione. “Giovedì sera, a seguito di un’incursione a Creggan da parte di forze britanniche pesantemente armate che hanno provocato disordini, l’IRA ha schierato i nostri volontari”, ha affermato la nuova dichiarazione dell’IRA, secondo The Irish News.
Sull’onda dell’uccisione di McKee, i sei principali partiti politici dell’Irlanda del Nord – tra cui i rivali unionisti e repubblicani che non sono stati in grado di formare un governo decentrato per più di due anni – hanno rilasciato una dichiarazione congiunta rara. “E’ stato un atto inutile e inutile distruggere i progressi compiuti negli ultimi 20 anni, che ha il sostegno incontrastato della gente di tutto il mondo”, si legge.
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