Sono tante le coppie, omo o etero affettive, in cui uno dei due partner è cittadino/a italiano/a e l’altro/a invece è di un’altra nazionalità.
Con questa breve guida cercheremo di rispondere a una domanda che ci fate molto spesso: “come si ottiene la cittadinanza italiana?”
Si diventa automaticamente cittadini italiani per nascita, dunque, se almeno uno dei due genitori (o entrambi) è cittadino italiano.
Questo però non è il solo modo “automatico” per acquisire la cittadinanza.
Infatti diventa cittadino italiano il minorenne adottato da cittadino italiano, oppure per riconoscimento o dichiarazione giudiziale di filiazione, oppure ancora se si nasce in territorio italiano da genitori ignoti, o apolidi, o stranieri appartenenti a Stati la cui legislazione non preveda la trasmissione della cittadinanza dei genitori al figlio nato all’estero .
Vi sono poi altri modi per acquisire la cittadinanza, su richiesta dell’interessato, a partire dal caso dello straniero che nasce in Italia e vi risiede ininterrottamente fino alla maggiore età.
Il cittadino straniero o apolide, coniugato (o unito civilmente) con cittadino/a italiano/a, può chiedere di acquisire la cittadinanza italiana se risiede legalmente in Italia da almeno 24 mesi – ovvero 2 anni – con il cittadino italiano (12 mesi in presenza di figli nati o adottati dai coniugi).
In caso di residenza all’estero: 18 mesi (un anno e mezzo) in presenza di figli nati o adottati da coniugi, oppure 36 mesi (tre anni) dalla data del matrimonio o dell’unione civile (se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili e se non è in corso la separazione legale).
Infine, un modo di acquisizione della cittadinanza su richiesta, fra i principali, è invece quello per residenza con una casistica molto varia (che in questa sede tralasciamo) a secondo che si sia cittadini comunitari, extracomunitari, adottati maggiorenni da cittadino italiano ecc… Inoltre bisognerà dimostrare di avere un reddito adeguato.
Una cosa molto importante che va detta è che, purtroppo, nonostante il procedimento dovrebbe chiudersi in 2 anni dalla domanda, spesso passano anche 5 anni prima di avere risposte in merito alla richiesta.
Ancora, c’è da aggiungere che non c’è necessariamente un automatismo fra i requisiti previsti dalla legge e la concessione della cittadinanza, che resta un atto pienamente discrezionale.
Ovvio che per questo motivo è sempre bene non avere carichi penali pendenti e presentare nel migliore dei modi la domanda, eventualmente facendosi assistere da professionisti.
(se avete ulteriori dubbi o necessitate di assistenza non esitate a scriverci a info@gaylex.it)
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