Avrebbero dovuto esibirsi durante una festa a Rossano Calabro (Cosenza), le Rivoltelle, gruppo calabrese composto, a quanto pare, da sole donne lesbiche. Ma il concerto è saltato e la ragione è proprio nel fatto che le ragazze sono lesbiche. A denunciare l’accaduto è Elena Palermo, una delle componenti della band, che ha scritto un lugo post sulla pagina Facebook del gruppo per raccontare la vicenda.
Secondo quanto riporta l’artista, la motivazione avanzata per far cancellare la performance è che “le Rivoltelle sono lesbiche e questa è una festa religiosa e quindi potrebbero offendere la morale cattolica di ogni singolo cristiano facente parte di questa comunità”.
Non quello che avrebbero potuto dire sul palco, o i testi delle loro canzoni, ma il fatto che siano lesbiche offenderebbe la comunità.
“E quando tutto sembrava superato ed il pensiero moderno sembrava essersi emancipato da arcaici pregiudizi di genere… quando le coscienze sembrava si fossero aperte ad accogliere l’altro da sé e ad accettare anche se timidamente il diverso… quando l’interesse verso i gusti e i desideri sessuali del singolo sembravano non essere più motivo di discriminazione.. arriva lei – scrive Elena Palermo riferendosi alla motivazione che pare essere stata avanzata da una rappresentante del comitato organizzatore della festa -. (…) mi chiedo come sia possibile che ancora girino a piede libero e soprattutto esprimano liberamente ed impunite il loro pensiero persone di tanta ignoranza”.
“Mi chiedo come sia possibile ancora giudicare un uomo o una donna in base ad una preferenza sessuale – continua la musicista calabrese -. Mi chiedo come sia possibile offendere e denigrare e soprattutto impedire ad una band di donne di esibirsi solo perché non si presentano come quattro sgallettate e prive di pensiero autonomo.
Cara Signora, e mi rivolgo a Maria Antonietta di Rossano Calabro sperando che queste parole arrivino anche a chi ha lo stesso pensiero della gentile signora in questione: fino a quando la Calabria sarà abitata da persone come lei sarà ancora più forte e feroce e stimolante la nostra rivoluzione. Quindi grazie! E concludo pensando a lei che tenta di impedire ad Elton John di suonare davanti alla regina perché è ricchione…!!”.
Proprio ieri, a Tropea, si è svolto il secondo Calabria Pride in cui migliaia di persone hanno sfilato per l’uguaglianza, contro le discriminazioni e l’omofobia. Una manifestazione e un impegno di cui evidentemente c’è ancora molto bisogno.