Jean-Marie Le Pen, presidente onorario del Front National e padre di Marine, una dei due contendenti per le elezioni presidenziali francesi, si è detto costernato per l’omaggio attribuito al gendarme ucciso nell’attentato agli Champs-Élysées. A riportarlo è il sito Europe1 France.
Rispetto per il poliziotto, non per la sua omosessualità
L’ex leader dell’estrema destra ha infatti dichiarato, in un suo messaggio video affidato al web, che i funerali di stato hanno assunto una dimensione definita “equivoca”. Si è celebrata, secondo lui, più l’omosessualità della vittima che la figura del poliziotto. Pur riconoscendo il valore della vittima, che a parer suo «merita di certo la stima e il rispetto dei nostri compatrioti, come membro delle forze dell’ordine incaricate a proteggerci», non ha apprezzato invece l’intervento del compagno Etienne. «Penso che questa peculiarità familiare doveva essere tenuta fuori da questo tipo di cerimonia» ha dichiarato ancora.
Riserve e posizioni omofobiche
Al tributo celebrato da Hollande in persona, oltre al compagno le cui parole hanno commosso il mondo, erano presenti anche i due concorrenti per il ballottaggio di maggio. Rimane “curioso”, si fa per dire, che certe prudenze vengano riservate – da parte di una certa “cultura” – solo di fronte a ciò che non si ritiene confacente alla norma comune: se Jugelé fosse stato eterosessuale e se a parlare fosse stata la sua compagna, Le Pen avrebbe avuto lo stesso tipo di rimostranze? È ben più imbarazzante, a ben vedere, che di fronte a queste tragedie si abbia ancora l’ardire di esternare posizioni omofobiche.