Siamo tornati alle audizioni. Il certosino lavoro di ostruzionismo di Lega e Fratelli d’Italia contro la legge Zan non si limita alla presentazione di circa 1000 emendamenti. L’ultima richiesta è che in Commissione Affari sociali dove la legge è all’esame solo in sede consultiva, si ricominci ocn le audizioni.
In realtà le audizioni sul merito della legge ci sono già state. In Commissione Giustizia, per giorni i deputati hanno ascoltato le opinini e i giudizi tecnici di giuristi, attivisti, esperti di ogni parte.
Fratelli d’Italia e Lega chiamano a raccolta i contrari
Perché, dunque, ricominciare con le audizioni in un’altra commissione e non usare quelle già fatte? Per perdere tempo e per dare alle organizzazioni contrarie alla legge l’ennesima possibilità di boicottarla.
La presidente della Commissione, infatti, la pentastellata Marialucia Lorefice, ha concesso che queste audizioni si svolgessero.
Tra le persone che parleranno oggi spiccano i nomi di Massimo Gandolfini (presidente dell’Associazione Family Day), Cristina Carturan, già membro del Comitato regionale per la Bioetica della Regione Veneto, Filippo Maria Boscia, presidente nazionale dell’Associazione medici cattolici italiani (AMCI), Carlo Dionedi, responsabile Area politica dell’Associazione nazionale famiglie numerose.
Ridotti gli emendamenti, un altro modo per rallentare
In Commissione Giustizia Lega e Fdi sono stati costretti a ridurre a 10 per ogni articolo della legge gli emendamenti da portare in discussione. Questo per accelerare i tempi e rispettare la calendarizzazione in aula per il 27 luglio.
Ma i due partiti di destra non si arrendono.
Le audizioni inizieranno alle 13 e si possono seguire in streaming sul sito della Camera dei Deputati.