Come aveva anticipato ieri in serata, oggi l’associazione Omphalos LGBTI di Perugia ha organizzato un presidio davanti alla sede del consiglio regionale. Il motivo è la mancata discussione in aula, prevista per oggi, della legge contro l’omofobia e la transfobia. Una legge che attende da dieci anni di essere discussa e che finalmente, approvata otto mesi fa dalla commissione, sembrava giunta alla fase decisiva: il voto in aula.
Un vizio procedurale, emerso su segnalazione di un consigliere di minoranza, ha impedito che questo accadesse. È scaduta infatti, la copertura finanziaria che va ridiscussa.
La mobilitazione di questa mattina
In più di cinquanta attivisti si sono presentati oggi davanti alla sede del consiglio regionale per chiedere che la legge venisse discussa in aula, come previsto. Per l’associazione, si tratta della mancanza di una volontà politica. Una delegazione di Omphalos è riuscita ad ottenere un incontro con la presidente dell’assemblea legislativa Porzi, durante una pausa dell’assemblea del consiglio regionale. Quello che è emerso è che non si può discutere una legge che non ha copertura finanziaria per via di una modifica al regolamento approvata un mese e mezzo fa (cioè quando il testo contro l’omofobia e la transfobia era già stato approvato e pronto per essere portato in aula).
Ecco l’intervento del presidente di Omphalos, Stefano Bucaioni, durante la riunione che si è svolta pochi minuti fa. Una volta ripreso il consiglio, la maggioranza si è impegnata a riportare la legge in consiglio la settimana prossima.