Approvato in Spagna, dal Consiglio dei ministri, la cosiddetta ley trans. Si tratta di un disegno di legge per i diritti delle persone transgender. La palla adesso passa al Parlamento e se anche nell’assemblea legislativa passerà il provvedimento, si consentirà il cambio di genere libero già a partire dai sedici anni d’età. Dai dodici anni, invece, ci vorrà l’autorizzazione di un tribunale.
Dal no dei socialisti al sì alla ley trans
Il ddl ha visto la sua nascita ben un anno fa, proposto da Podemos. I socialisti in un primo momento lo avevano respinto per pressioni delle femministe trans-escludenti che paventavano pericoli e svantaggi per le donne, a partire dalle competizioni sportive. Pedro Sanchez ha però portato avanti il dibattito e, dopo un rimpasto di governo, ha rimosso una vicepresidente che era particolarmente invisa al provvedimento. Quindi, dopo un anno, la ley trans è stata approvata dall’esecutivo.
«Vogliamo inviare un messaggio molto chiaro, che la vita delle persone Lgbtq è importante», ha commentato così la ministra per l’Uguaglianza, Irene Montero. Continuando: «Oggi ci poniamo nuovamente all’avanguardia dei diritti Lgbtq».
La Spagna, sotto la guida dei socialisti e delle sinistre, con questa legge segna un ulteriore passo in avanti per quanto riguarda i diritti di autodeterminazione delle persone Lgbt+ e delle donne.