Sarà che siamo di parte e che ci piace pensare a un mondo in cui le differenze sono una ricchezza e non una minaccia, ma non abbiamo apprezzato affatto le parole di Lorella Cuccarini su donne e migranti. Anzi, le troviamo assurde. Perché dette da una donna, in primo luogo. E perché prive di senso: laddove dice, ad esempio, che vorrebbe che i suoi figli fossero liberi di emigrare per scelta, salvo poi pretendere che l’immigrazione venga bloccata qui in Italia. Insomma, Lorella, sono troppe le cose che devi farti perdonare: no al matrimonio, no alle adozioni, no alle famiglie arcobaleno… La cosa che ci conforta, però, è che siamo in ottima compagnia.
I tweet di Heather Parisi e di Monica Cirinnà
In tanti e tante, infatti, stanno esprimendo la loro contrarietà a quelle parole, intrise di tanta malafede e di una certa dose di ignoranza. Come ad esempio Monica Cirinnà, che su Twitter ricorda: «Prossimi #Pride, solo Cicale e Disco Bambina. Per cui la quale, #TeamHeather». E a proposito di Heather Parisi, quest’ultima non la manda certo a dire, alla sua ex collega: «Ci sono, in ordine rigorosamente di importanza, ballerine d’étoile, ballerine soliste e ballerine di fila e, da oggi, anche ballerine sovraniste. O forse no, solo sovraniste» scrive anche lei in un tweet.
Rivedere il concetto di “icona gay”
Abbiamo dato spazio a due delle icone gay più amate per eccellenza, e a ben vedere. Ma molte e molti gli utenti che sui social esprimono il loro rammarico per le parole dell’ex ballerina di Fantastico. Dovremmo rimodulare, tuttavia, il concetto per cui eleggiamo sull’altare della favolosità qualsiasi soubrette faccia una canzoncina vagamente ballabile o orecchiabile. Per il resto: ragazzi, ragazze, un favore. Uno soltanto. Come già scritto più su, in pista da ballo o alle nostre marce dell’orgoglio, promuoviamo solo quelle persone che sono dalla nostra parte. Le canzonette lasciamole al tempo che trovano. Le buone idee, invece, portiamole con noi. Rainbow in mano.