“Io figli ne avrò”. Così Marco Carta, fresco di coming out, annuncia dalle pagine del Corriere della Sera la sua intenzione di diventare padre.
Ad intervistarlo è Candida Morvillo che tra le altre domande gli chiede: “Le coppie omosessuali non possono adottare né ricorrere alla fecondazione assistita. Ha fatto pace con l’idea di non avere figli?”.
La risposta del cantante sardo non lascia dubbi: “Non ci sono possibilità che rinunci, ma ci sono possibilità di evadere dalla situazione”. E poi chiosa: “Io figli ne avrò”.
“L’utero in affitto è inumano”
Evadere? Che significa “evadere”? Forse Carta si riferisce alla possibilità di andare all’estero, come fanno tutte le coppie di persone dello stesso sesso. No, tutt’altro.
“Intendo come un’esplosione che disinnesca il sistema – specifica -. Non voglio un “Cartino” col mio Dna, credo che l’utero in affitto sia inumano, sia un traffico. Io voglio un figlio che agganci la mia storia. Ho avuto una famiglia stupenda e i miei zii non erano i miei genitori. Il mondo è pieno di bambini che chiedono solo di essere adottati. Io voglio lottare affinché l’adozione sia concessa alle persone come me”.