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Micciché: “L’Aids ha fermato il libero amore. Ora non c’è motivo di farlo”

“I 5 Stelle sono come l’Aids quando c’era il libero amore. Tutti scopavano con tutti: è spuntato l’Aids e li ha frenati”. Così Gianfranco Micciché, leader di Forza Italia in Sicilia e appena eletto presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana (il parlamento regionale), si esprimeva lo scorso settembre, in piena campagna elettorale per il rinnovo delle istituzioni dell’Isola.

L’Aids “addirittura un bene”

Il video è stato ora rilanciato sui social network a seguito, appunto, della scelta di Micciché a guida dell’Ars. Il deputato regionale paragona la piaga dell’Aids negli anni ’80 e ’90, quando in Europa e negli Usa fece migliaia di vittime, al Movimento 5 Stelle attribuendo ad entrambi un ruolo positivo in quanto freno l’una di quello che chiama “libero amore” e l’altro del caos politico degli ultimi anni. “Addirittura un bene” dice.

“Ora non serve più farlo

Per Micciché “l’Aids non c’è più motivo di farlo perché si ricomincia a trombare tra marito e moglie”. Affermazioni gravissime, prive di ogni base scientifica necessaria quando si parla di virus, e che fanno apparire l’Aids come qualcosa di buono che è servito a fermare una cosa evidentemente vista come deleteria, ovvero la libertà sessuale. Con buona pace di tutte le persone che sono morte in quegli anni, ma anche di chi tutt’ora vive con l’HIV.

Si fa sesso solo tra marito e moglie

Micciché fa un’opera di mistificazione quando sostiene che “l’Aids non c’è più motivo farlo (farlo? cioè?) perché si è tornato a trombare tra marito e moglie”. Come se il sesso fra coniugi fosse di per sé privo di potenziali rischi per la salute e come se, al di fuori del matrimonio (per altro, solo tra uomo e donna, nella sua visione) nessuno facesse più sesso. Un messaggio che stigmatizza non solo chi è morto di Aids negli anni ’80 e ’90, ma anche chi vive con HIV adesso e che dice pericolosamente a tutti che l’Aids non è più un problema.

Un Presidente all ' altezza … Auguri Sicilia

Pubblicato da Fabio Cinquemani su Venerdì 15 dicembre 2017

“Musumeci chiarisca e chieda scusa”

“Ho scritto personalmente al presidente Musumeci (Nello Musumeci, presidente delle Regione, ndr) – spiega a Gaypost.it Rosario Duca, presidente di Arcigay Messina – per chiedere chiarimenti e pretendere delle scuse. Le parole di Micciché sono gravissime, sessiste e irrispettose verso chi ha contratto il virus. Musumeci prenda provvedimenti”.

“Rispetti tutti i cittadini”

“Miccichè riesce in un colpo solo ad offendere i suoi avversari politici e le persone sieropositive. Difficile fare di peggio – commenta Ana Maria Vasile, presidente di Arcigay Palermo -. Speriamo che adesso sia in grado di abbandonare questo stile e, come presidente dell’Ars, riesca a svolgere il suo ruolo rispettando l’istituzione regionale e tutti i cittadini, incluse le persone sieropositive, in una Regione che, tra l’altro, non ha mai ottemperato all’obbligo dell’istituzione Istituzione della commissione regionale AIDS”.

“Si vanifica il lavoro di medici e associazioni”

“Questo tipo di dichiarazioni, che paragonano l’AIDS a un flagello divino e condannano il sesso libero – continua Vasile -, sono profondamente scorrette e false e rischiano di vanificare gli sforzi dei medici e delle associazioni per la corretta informazione sulle infezioni sessualmente trasmissibili. Proprio in questo momento noi siamo impegnati in uno screening, grazie ai test rapidi, nelle province di Palermo Agrigento e Trapani, e siamo pronti a discutere risultati e metodi con il presidente Miccichè”.

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