Dopo essere stato accolto praticamente da nessuno in Irlanda e da centinaia di arcobaleni – tra cui quello del primo ministro – in Islanda Mike Pence sarà l’ospite principale di un gruppo anti-gay. Dove? Al Trump Hotel.
Il vice presidente degli Stati Uniti Mike Pence ha annunciato che sarà l’ospite d’onore nonché principale relatore al gala delle Concerned Women for America (qualcosa che tradotto suona un po’ come “Donne preoccupate per l’America), un noto gruppo di raccolta fondi cristiano, conservatore, ma soprattutto anti gay.
La serata si svolgerà a Washington…al Trump Hotel.
Non è la prima volta che Mike Pence prende parte a eventi che promuovono cause sedicenti cristiane, avendo già partecipato a eventi a favore delle terapie reparative e avendo ammesso di aver avuto problemi nel perdonare sua moglie per aver fatto sesso con un altro prima di sposarlo. Una storia che a quanto pare ben si concilia con quella delle Concerned Women for America. Il loro “Ruby Red and Black Tie Gala” storicamente raccoglie una gran quantità di denari per i politici repubblicani.
Concerned Women for America ha una lunga storia di opposizione alle cause della comunità Lgbt+, inclusa la loro lotta al matrimonio egalitario che minerebbe la famiglia tradizionale, quella etero. Il gruppo si oppone anche all’insegnamento delle teorie evoluzionistiche e dell’educazione sessuale, alla sperimentazione sulle staminali e sono a favore delle preghiere riparatorie nelle scuole. Strano ma vero: il gruppo si oppone anche al Equal right amendment e ad altre tutele legali per le donne. Altra particolarità del gruppo delle “donne preoccupate”: le donne hanno un desiderio naturale di diventare madri, quindi è loro dovere procreare.
In un editoriale il Washington Post ha scritto: «Questa partecipazione e il discorso sono la prova che Trump e il suo gabinetto non si vergognano nel partecipare a eventi che portano profitti alle compagnie di Trump. Nonostante ci siano molti elementi che mettono sotto indagine la linea di demarcazione tra la presidenza e i gli interessi commerciali». Evidentemente non si vergognano nemmeno di essere apertamente omofobi.
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