Sono stati arrestati dai carabinieri i presunti responsabili dell’aggressione omofoba ai danni di due ragazzi avvenuta lo scorso 22 gennaio a Milano, alla fine di una serata al Borgo del Tempo Perso. Si tratta di un gruppo di otto ragazzi italiani, tra i 15 e i 19 anni di cui sei minorenni, incastrati dai video delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso l’aggressione. Ora dovranno rispondere, a vario titolo e in concorso tra loro di rapina, lesioni gravi e gravissime. Gli inquirenti hanno ritenuto di considerare tra le aggravanti anche i “motivi abietti” per via della matrice omofobica della violenza.
La testimonianza di Francesco
Uno dei tre ragazzi del gruppo, quello riuscito a scampare all’aggressione, aveva raccontato a Gaypost.it quanto accaduto quella notte e si era detto certo che si trattasse di omofobia.
Francesco aveva riferito che, insieme ai suoi amici Marcello e Michele, stava tornando alla macchina quando questo gruppetto di ragazzi ha iniziato a seguirli. Lui è riuscito a infilarsi dentro l’auto in tempo, ma ai suoi amici è andata peggio. Michele è stato colpito con una bottiglia di vetro e Marcello a calci e pugni.
“Non possono più fare del male
“Se davvero sono colpevoli, sono contento che siano stati presi. Almeno per un po’ non potranno più fare del male a nessuno”, ha commentato Michele secondo quanto riporta Repubblica.
Secondo l’edizione milanese del quotidiano, gli arrestati vivono tutti nella zona in cui è avvenuta l’aggressione e dei sei minorenni solo uno non era già noto alle forze dell’ordine, mentre gli altri erano già finiti nei guai per lesioni, rapina, furto e atti persecutori.