Saranno accolti in un appartamento, gli stranieri che scappano dal loro paese per via del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere. È il progetto di Arcigay Modena e della cooperativa Caleidos che nelle prossime settimane attrezzeranno l’appartamento che si trova, appunto, a Modena.
Sono tante, infatti, le persone che si trovano costrette ad abbandonare il proprio paese di origine perché perseguitate o a rischio in quanto omosessuali o trans. Lo scopo, dunque, è proteggere i migranti gay, lesbiche e transgender che chiedono asilo in Italia. Nell’appartamento, almeno in una prima fase, ci sarà posto per sei ospiti.
“Nel mio paese di favorisce l’omofobia
“Sono arrivato in Italia circa 3 anni fa e contestualmente nel mio paese è uscita la legge contro la propaganda gay – racconta un omosessuale dell’Est Europa tra i probabili primi ospiti, secondo quanto riporta l’Ansa – non si tratta di una normativa contro omosessuali, non parla di illegalità ma porta gli omofobi a sentirsi dalla parte della ragione. Se dici ad esempio ad un bambino che è normale essere gay vieni multato e tutti ritengono lecito, forze dell’ordine comprese, picchiare un gay o insultarlo”.
Essere gay o trans può costare la vita
Sono 78 i paesi in cui l’omosessualità è considerata reato e 7 quelli in cui è prevista la pena di morte: Mauritania, Sudan, in 12 stati del nord della Nigeria, in alcune parti del sud della Somalia, Iran, Arabia Saudita e Yemen.
Ci sono, poi, paesi in cui leggi locali impediscono una vita tranquilla alle persone omosessuali o incoraggiano l’omofobia. È il caso della Russia, dove esiste una contestatissima legge contro la “propaganda omosessuale” che vieta qualsiasi manifestazione pubblica, campagna o iniziativa che faccia riferimento all’omosessualità. Lo stesso accade in altri paesi dell’Est Europa, dell’Asia e dell’Africa Centrale.