Ormai i baci tra uomini o tra donne non sorprendono più nessuno, per fortuna. Specialmente se raffigurati in serie TV che arrivano da oltre oceano. Ma tutto ci saremmo aspettati tranne un bacio gay in una serie come Narcos, alla terza stagione. Morto Pablo Escobar i fan della seguitissima serie non si aspettavano un seguito. In fondo, tutta la storia ruotava intorno al leggendario trafficante: che altro poteva succedere dopo di lui?
Ma, in fondo, la serie si intitola appunto “Narcos”, non “Pablo Escobar”. E le vicende dei cartelli della droga colombiani non si esauriscono certo con lui. E infatti Netlix mesi fa ha annunciato la terza stagione che vede come protagonista il cartello di Cali.
I macho narcotrafficanti, omofobi e violenti
Un’ambientazione, quella della serie, in cui il machismo è la cifra dominante. Netflix ha abituato gli spettatori ad un linguaggio violento e spesso volgare e omofobo, in cui “maricón” o “marica” (frocio, in spagnolo) è insulto ricorrente. Ci si poteva aspettare, dunque, un bacio tra uomini proprio da Narcos? E invece eccolo, nella prima puntata della terza stagione, Hélmer “Pacho” Herrera, capo del Cartello di Cali, invita a ballare un ragazzo. Un ballo seducente durante il quale i due si baciano appassionatamente e ripetutamente. Dopo essere i cowboy a BrokeBack Mountain, anche i narcotrafficanti colombiani possono essere gay.