Una crescita costante di crimini d’odio sta inondando l’America di Donald Trump. Quasi tutti gli omicidi avvengono per mano di militanti dell’estrema destra.
Il report
Secondo un nuovo report ripreso da The Guardian i crimini di odio sono aumentati del 9% rispetto al 2009. Un focolaio di odio che si concentra soprattutto in 30 città statunitensi monitorate dal Center for the Study of Hate and Extremism (CSHE), della California State University di Santa Barbara, che ha pubblicato il rapporto martedì.
Nel mirino
Un aumento senza precedenti che dal 2015 ha continuato salire senza sosta fino al 2019, si legge nel rapporto. Un aumento indifferente alla diminuzione degli altri atti criminali avvenuto in tutte le città esaminate dal rapporto.
I gruppi più colpiti le persone Lgbt, gli afroamericani e la comunità ebraica. New York riceve la maglia nera per attacchi antisemiti che nel 2018 vanta il record di città con “l’anno peggiore di sempre per gli omicidi antisemiti negli Stati Uniti”.
“Può solo peggiorare”
In aumento gli omicidi per mano dei “suprematisti bianchi” e non solo. L’aumento dei crimini d’odio si è registrato soprattutto attorno alle elezioni di medio termine. Proprio intorno agli eventi politici, si legge nel rapporto, aumentano a dismisura i crimini di odio. Il rapporto registra che 26 persone transgender sono state uccise solo nel 2018. “Pertanto” si legge nel rapporto “il rischio di violenza estremista è destinato a continuare in questa stagione politica nascente costellata da campagne, conflitti internazionali, terrorismo
e retorica accesa.”