Alla fine del mese, il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-Moon abbandonerà il suo ruolo. Per rivolgergli un saluto, il Consiglio di Sicurezza ha voluto scrivere un tributo. Tra le altre cose, i 15 componenti del Consiglio di Sicurezza hanno voluto ricordare il suo impegno per l’uguaglianza delle donne, per il futuro dei giovani e per i diritti della gay community.
Ecco la bozza del tributo preparato per Ban Ki-Moon: “È grazie a lei, signor Segretario Generale, che le donne, i giovni e la comunità LGBT sono stati ascoltati e assistiti e oggi le loro voci sono più alte e forti in questo quartier generla e in tutto il mondo”.
Ma il passaggio sulla “comunità LGBT” non è piaciuto alla Russia che ha imposto che il tributo venisse riscritto.
Adesso si legge: “i più vulnerabili e marginalizzati sono stati sempre più ascoltati e assistiti dalle Nazioni Unite”.
Moltissime volte, durante il suo mandato, Ban Ki-Moon si è espresso e si è battuto per i diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender e intersessuali. Una delle sue frasi più famose recita: “Queste Nazioni Unite che guido non si ritirerà mai dalla battaglia contro la discriminazione”. “Non ci tireremo mai indietro nella protezione delle persone più marginalizzate e vulnerabili – disse-. E non è un impegno personale, ma istituzionale”.
Ban Ki-Moon è stato il primo Segretario Generale dell’Onu a definirsi femminista e si è battuto streuamente contro le mutilazioni ai genitali tutt’ora imposte alle bambine in alcune parti del mondo.
Did you know Ban Ki-moon was 1st Secretary-General to call himself a feminist? @UN_Women looks at his work for equality. #FlashbackFriday pic.twitter.com/cZL79cxMl9
— United Nations (@UN) 16 dicembre 2016
Sul fronte dei diritti della gay community, Ban Ki-Moon si era più volte espresso a favore della decriminalizzazione dell’omosessualità nei paesi che ancora la condannano e dell’uguaglianza dei diritti. Contro l’Uganda, che nel 2014 approvò una dura legge contro le persone omosessuali, si espresse con chiarezza chiedendone l’abolizione immediata.
“È una cantante ed artista incredibile – aveva dichiarato incontrando all’Onu Concita Wurst reduce dalla vittoria all’Eurosong -. Ma ciò che ha reso la sua vittoria così significativa è stato il modo in cui ha trasformato la sua vittoria al Song Contest in un momento elettrizzante per l’educazione ai diritti umani. Conchita sta promuovendo il rispetto per la diversità. Questo è un valore fondamentale della Carta delle Nazioni Unite, insieme con il nostro impegno per la tolleranza. Lei confonde le idee preconcette della gente sul genere e sulla sessualità – e si appella a loro perchè la accettino così com’è. Questo è un messaggio forte. Sono lieto che lei stia usando il suo talento e la piattaforma dell’Eurovision per veicolare questo messaggio a un pubblico globale”.
Dal prossimo anno, il posto di Ban Ki-Moon alla guida delle Nazioni Unite sarà preso dal portoghese Antonio Guterres.