“Not a dude” alle Olimpiadi, ma è una bufala transfobica

Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno girando, infatti, delle foto di alcune atlete in costume da bagno, con tale scritta all’altezza del pube. Un fotomontaggio che sarebbe un’allusione al fatto di non essere dei ragazzi. E quindi, per chi sta diffondendo tali immagini, una critica da parte delle nuotatrici contro la presenza di donne transgender nelle competizioni sportive. Peccato che la cosa sia, appunto, completamente falsa.

A fare debunking, il sito Bufale.net che parla di «vecchia fake news riciclata che banalizza il tema della partecipazione di atleti trans alle competizioni sportive senza aggiungere niente al tavolo di discussione se non battute transfobiche». Sempre secondo il sito, «la stessa scritta compare infatti, con lo stesso font e orientamento, applicata con Photoshop sul pube di altre giovani atlete, che si sono dichiarate “sconvolte e stupefatte” dall’uso dei loro corpi per la propaganda».

Tutto pur di armare una polemica, anche approfittando della cassa di risonanza delle Olimpiadi. Una polemica che attacca le persone transgender. E non solo. Che utilizza volti e corpi di donne che non si sono mai prestate ad atti simili.

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