È una luce soffusa che illumina e non acceca l’elezione di Lori Lightfood: prima donna nera e lesbica eletta a sindaca di Chicago. Fa luce sulla speranza, per la prima volta, dei quartieri di una città dimenticata e piena di rabbia.
I dati sono incontrovertibili: il popolo di Chicago (Illinois), martedì 2 aprile, ha eletto una donna nera e apertamente omosessuale a capo della propria città, una rivoluzione per una città segnata da disuguaglianze sociali e violenze. Lori Lightfoot, 56 anni, ex procuratrice federale che ha guidato una commissione per monitorare le attività della polizia, ha ampiamente vinto contro Toni Preckwinkle, anche lei democratica e afro-americana.
Le prime stime danno a Lightfoot al 74%. Una dato che arriva sulla scia di una campagna elettorale basata su un programma progressista che lotta contro le disuguaglianze sociali e razziali. A votarla soprattutto il sud della città, quella più povera e abitata principalmente da una popolazione nera. Una parte di mondo lasciato al buio, lontano dal centro finanziario che si trova nord della città e che ha beneficiato dei programmi di sviluppo economico.
“Questo è il cambiamento contro lo status quo” , ha detto recentemente Lightfoot, durante un confronto con la sfidante Toni Preckwinkle, 72 anni, anche lei afroamericana e presidente del partito democratico della contea Cook. I due democratici hanno guidato il primo turno delle elezioni comunali alla fine di febbraio con il 17,5% e il 16% rispettivamente.
Più di 550 omicidi nel 2018
La città di Chicago è stata gestita dal 1837 solo una volta da un uomo di colore e soltanto una volta da una donna. Da oggi Chicago diventa la città più grande del paese a essere guidata da una donna di colore.
Lori Lightfoot diventa (e non è un dettaglio da poco) anche la prima persona omosessuale a guidare questa città di 2,7 milioni di abitanti, la terza del paese. Una città segnata dalla sfiducia tra polizia e minoranze, da un debito pensionistico di 28 miliardi dollari, da una popolazione in calo e profonde disuguaglianze tra quartieri. Una città allo sbando, dove più di 550 omicidi sono stati registrati nel 2018 a Chicago, un dato che supera quelli di New York e Los Angeles messi insieme.
Il volto nuovo
Toni Preckwinkle, ci aveva provato. Aveva tentato di convincere l’elettorato che lei – a differenza della sua concorrente- aveva esperienza, conoscenza della cosa pubblica. Non è bastato. Non ha convinto. Lori era il volto nuovo, l’unica in grado di sfidare la corruzione della città, dare una scossa alla politica locale che ha ignorato per anni i cittadini con redditi bassi e la classe lavoratrice.
Ha vinto contro tutti. Nel primo turno si è sfidata apertamente contro l’ex capo della polizia della città, Garry McCarthy incaricato dall’ex sindaco di Chicago, Rahm Emanuel per arginare il crimine.
McCarthy era stato licenziato dopo la gestione disastrose delle indagini sulla morte lo scorso anno di un giovane nero di 16 anni, Laquan McDonald, crivellato di proiettili da un poliziotto bianco Jason Van Dyke.
La polizia aveva aspettato un anno prima di pubblicare il filmato della tragedia. Immagini inevitabili che mostravano l’ufficiale mentre sparava alle spalle la vittima che si allontanava con un coltello in mano. Prime le accuse al sindaco Emanuel, colpevole di aver cercato di coprire lo scandalo, poi le proteste di una città stanca dei soprusi della polizia. Infine la condanna del poliziotto a sette anni di carcere.
“Sono nera, lesbica e orgogliosa”
Gli analisti hanno detto che il voto è stato caratterizzato da un senso di esasperazione verso la politica locale in questa roccaforte democratica. “Gli elettori sembrano essere in un mood che vuole dire ‘basta a tutti’ ” ha spiegato Evan McKenzie, professore di scienze politiche presso l’University of Illinois. “Il messaggio è chiaro: i cittadini vogliono nuove idee e un governo più pulito. Sono stanchi della corruzione, delle indagini federali contro i funzionari municipali, degli scandali che circondano la polizia e della crisi del bilancio”
Lori che si dichiara “out and proud black lesbian” prenderà incarico il 20 maggio. Sarà l’inizio “della rinascita della città” ha detto. Dopo aver attraversato una campagna elettorale fatta di insulti e minacce.
“Da oggi le ragazze e i ragazzi potranno vedere le cose in maniera un po’ differente. Un mondo dove non importa chi ami. Ogni bambino lì fuori deve sapere questo: ognuno di vuoi, un giorno, potrà diventare Sindaco di Chicago“