Non ha usato mezze parola il presidente statunitense Barack Obama, intervenendo ad Orlando sulla strage del Pulse, dopo avere incontrto le famiglie delle vittime.
“Questo è stato un atto di terrorismo, ma anche di odio. È stato un attacco alla comunità LGBT. Gli americani sono presi di mira perché accolgono tutti, a prescindere da chi si ama”.
Ieri il presidente uscente si è recato i visita ad Orlando, dove ha incontrato i parenti delle persone uccise e ferite nella notte tra sabato e domenica scorsa dentro il Pulse, dove Omar Mateen è entrato facendo fuoco sulla folla, uccidendo 49 persone e ferendone 53.
Dopo avere parlato espressamente di terrorismo citando l’Isis e Al Qaeda, Obama ha dichiarato: “Per molte persone, qui ad Orlando, che sono gay, lesbiche, bisessuali e transgender il Pulse è sempre stato un posto sicuro, dove potevano cantare e ballare, ma soprattutto dove poter essere chi si è realmente.
Domenica mattina quel santuario è stato violato, nel modo peggiore che si può immaginare. (…) Qualsiasi siano le motivazioni di quel gesto, qualsiasi propaganda dell’Isis o di Al Qaeda abbia subito, questo è stato un atto di terrirismo, ma anche un atto di odio. È stato un attacco alla comunità lgbt. L’america è presa di mira perché accoglie tutti, a prescindere da chi si ama”.
“Non possiamo dividere il mondo in noi e loro sulla base del colore della pelle, della religione dell’orientamento sessuale – ha proseguito il presidente statunitense -. È il momento di riflettere sul rispetto che si deve a ogni essere umano. Dobbiamo porre fine alle discriminazioni e alla violenza contro i nostri fratelli e le nostre sorelle della comunità lgbt, qui a casa nostra e in tutto il mondo, specialmente in quei paesi dono vengono sistematicamente perseguitati”. Ecco il discorso completo.