Ricorderete tutti la terribile storia dell’omicidio del giovane Luca Varani, brutalmente ucciso durante una notte trascorsa tra fiumi di droga in un appartamento del quartiere Collatino a Roma quasi un anno fa. Oggi, chiuse le indagini, arrivano le richieste del Pm Francesco Scavo. Per Manuel Foffo, che ha chiesto il rito abbreviato, gli inquirenti hanno chiesto 30 anni di reclusione, mentre per Marco Prato, per cui invece si procederà con il rito ordinario, è stato chiesto il rinvio a giudizio.
Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, i due sono accusati di omicidio premeditato con le aggravanti della crudeltà e dei “motivi abietti e futili”. Stando all’Ansa, secondo Scavo, quello del Collatino fu un massacro pianificato in modo lucido. La scelta della vittima fatta dopo una sorta di macabro casting. Già nell’atto di chiusura indagini, la Procura aveva di fatto ricostruito l’intera vicenda ritagliando un ruolo “paritario” ai due nell’omicidio. L’autopsia ha rivelato che Varani fu colpito 100 volte tra martellate e coltellate.
Secondo il Corriere della Sera, la difesa di Foffo potrebbe tentare la carta della capacità di intendere e di volere tramite un’apposita perizia.