Omofobia a Trento: è il terzo episodio denunciato nel giro di pochi giorni. Questa volta è successo a Mezzolombardo, dove alcune persone a bordo di un furgone avrebbero affiancato e riempito di insulti una coppia che passeggiava.
L’AGGRESSIONE
Secondo la denuncia di Arcigay Trentino l’aggressione si sarebbe verificata domenica sera, durante una passeggiata. Un furgone li avrebbe seguiti per un po’, a passo d’uomo, fino all’aggressione vera e propria. Dal furgone sarebbero scese alcune persone che avrebbero aggredito verbalmente la coppia. Gli insulti omofobi ovviamente l’avrebbero fatta da padroni. «Una tranquilla passeggiata domenicale di una coppia per le strade della propria città è stata interrotta da violenti insulti, urla e minacce a sfondo omofobo da parte di un gruppo di assalitori» scrive infatti Arcigay Trentino sul suo profilo social.
UN EPISODIO SINTOMATICO
Secondo l’associazione l’episodio sarebbe «sintomatico anche del disinteresse delle istituzioni locali, che per prime non sembrano interessate al benessere della comunitĂ LGBT+, restando in silenzio ed evitando il dialogo e il confronto con le associazioni, gli enti e i movimenti che sul territorio ogni giorno informano e sensibilizzano per prevenire le violenze contro chi è semplicemente se stesso e desidera vivere la propria vita in libertà ».
LE ISTITUZIONI E L’OMOFOBIA
Nel comunicato pubblicato da Arcigay Trentino si fa un richiamo alle responsabilitĂ che necessariamente devono prendersi anche le istituzioni nella lotta contro l’omofobia. Si legge infatti che «il lavoro di contrasto all’omo/bi/transfobia non può piĂą ricadere unicamente sul lavoro volontario e gratuito dell’associazionismo locale: sono necessari impegno ed interesse anche degli enti pubblici locali, per superare gli slogan “copia/incolla” e le semplici dichiarazioni d’intenti che, per quanto positive, non trovano poi riscontro nella realtĂ con azioni vere e proprie».