In questo week end a cavallo del 28 giugno, sono cinque i pride che coloreranno – e che hanno in parte già colorato – le nostre città, sempre da nord a sud del nostro Paese. Già ieri è toccato al Palermo pride, che ha voluto omaggiare il cinquantesimo anniversario dei moti di Stonewall proprio nella data storica in cui si è verificato l’evento. Oggi, il 29 giugno, toccherà ad altre quattro piazze. Vediamo quali.
Le piazze del nord: Milano e Treviso
Grande attesa per il Milano Pride – il concentramento è già cominciato alle 15:00 in piazza Duca d’Aosta – che si è trascinato in questi giorni numerose polemiche, sia per la nomina a madrina (poi ritirata) di Caterina Balivo, sia per la presenza del carro del M5S, ritenuto ospite sgradito dalla comunità Lgbt, locale e non. Sempre al nord, ancora, si celebrerà il Treviso Pride. E anche per la città veneta, il concentramento si sta già svolgendo – per una curiosa coincidenza – sempre in piazzale Duca d’Aosta.
I pride a sud: Bari e Catania
Anche al sud la bandiera rainbow sventolerà per portare la nostra legittima richiesta di diritti e di uguaglianza. Giornate e luoghi più caldi che impongono orari diversi: per questa ragione sia a Bari, sia a Catania i cortei prenderanno il via alle ore 17:00. Il primo, da piazza Umberto I, dove è previsto il concentramento prima della marcia. Il secondo, ancor, sfilerà a partire sempre dallo stesso orario dal tradizionale punto di incontro a via Cavour, per poi andare per tutta via Etnea fino a piazza Teatro Massimo.
In attesa del World Pride del 30 giugno
Domani, infine, si terrà a New York il World Pride 2019, in occasione del cinquantesimo anniversario dei moti di Stonewall. Sono previsti quattro milioni di partecipanti, per l’evento. «Torneremo fisicamente» dichiara Gabriele Piazzoni, segretario di Arcigay «nei luoghi dove cinquant’anni fa scoccò la nostra rivoluzionaria scintilla». «Per noi è importante essere a New York» ha dichiarato Sebastiano Secci, presidente del Circolo Mario Mieli di Roma. «Siamo qui non solo per sostenere la nostra candidatura al World Pride del 2025, ma soprattutto per confrontarci e contaminarci con chi organizza pride in tutto il mondo. Siamo qui per celebrare le ragazze di Stonewall rivendicando davanti a tutto il mondo l’orgoglio di essere lesbiche, trans, bisessuali e gay».