Carlo Tumino e Christian De Florio, papà riminesi che hanno aperto la pagina “Papà per scelta”, avevano raccontato la loro storia sul noto sito di informazione FanPage. A pochi giorni dalla pubblicazione del servizio sulla loro famiglia e sui loro gemelli, l’odio della rete si è scatenato a tal punto che la coppia ha deciso di denunciare.
IL SERVIZIO SU FANPAGE
La coppia, che da tempo gestisce un blog e che ha un libro uscito da pochissimo nelle librerie all’attivo, aveva deciso di raccontare la loro storia a FanPage. Una storia comune a quella di molte coppie di papà qui in Italia: il sogno di diventare genitori e il viaggio negli Stati Uniti per poter ricorrere alla Gpa. «La nostra unica colpa? Voler raccontare la nostra storia. L’amore va sempre ascoltato», hanno detto i due in un’intervista a Repubblica. «L’odio sta diventando l’influencer più pericoloso della rete», denuncia Tumino nell’intervista. «Insulti usati come arma di distruzione e distrazione di massa che stordiscono, colpiscono la vittima per poi disperdersi nell’aria come se nulla fosse successo».
GLI INSULTI SUI SOCIAL
Gli utenti dei social non ci sono andati giù leggeri: «Froci, contro natura, pervertiti, morite». E c’è anche chi si è preso la briga di rintracciarli su Facebook e scrivere loro tramite un messaggio privato: «Gay dovete morire tutti». È lo stesso Tumino a denunciare tramite un video dalla loro pagina “Papà per scelta”.
IN TRIBUNALE, COL SUPPORTO DI CATHY LA TORRE
La coppia fa sapere di avere intenzione di procedere per vie legali avvalendosi di Cathy La Torre. «Noi abbiamo le spalle larghe, ma prenderemo decisioni importanti. E ringraziano tutti coloro che hanno segnalato loro le frasi più violente, il disprezzo più becero: questo loro impegno ci fa capire che ci sono anche tante persone che ci vogliono bene».